La pagina nera di Madrid: Catalogna senza governo mentre Puigdemont è in un carcere tedesco
- di Pasquale Alfieri
- in Qui Madrid
(PRIMAPRESS) - MADRID - Quello che sta accadendo in Spagna è il segnale di un malessere diffuso che si sta mostrando in diversi paesi europei: la mancanza di ascolto e di dialogo tra chi governa e le istanze dei cittadini. L’arresto dell’ex presidente catalano, Carles Puigdemont in Gerania ieri ha scatenato la protesta in diverse città della Catalogna, in Spagna, migliaia di persone hanno manifestato in migliaia riversandosi nelle piazze scontrandosi con la polizia. A Barcellona la manifestazione più grande è stata convocata dall’Assemblea Nazionale Catalana (ANC), organizzazione indipendentista il cui leader più noto, Jordi Sànchez, è in carcere accusato tra le altre cose del reato di ribellione, che prevede una pena massima di 30 anni di prigione. Come si sia arrivati a tutto questo che suona come una sorta di repressione delle libertà di espressione, è riconducibile proprio alla sordità delle governance ma anche all’incapacità di utilizzare la diplomazia politica come elemento di mediazione.
Una soffiata dei servizi segreti spagnoli ha permesso di arrestare Puigdemont che era stato invitato ad una conferenza in Finlandia ma è stato bloccato su un’autostrada tedesca prima di poter tornare in Belgio, paese che non avrebbe concesso l’estradizione così come anche ha già detto la Svizzera: “Non approviamo l’estradizione per motivi politici”. Diverso è per la Germania che per i buoni rapporti con la Spagna non ha esitato a procedere all’arresto dell’ex presidente catalano. Puigdemont ha passato la notte nella prigione tedesca di Neumünster, nello stato di Schleswing-Holstein, il più settentrionale della Germania. In mattinata si presenterà di fronte al giudice del Tribunale amministrativo locale, che deciderà se lasciarlo in libertà con alcune misure cautelari, come gli era successo lo scorso novembre in Belgio, o tenerlo in carcere mentre viene esaminata la richiesta di estradizione. È difficile dire quale sarà la decisione finale della giustizia tedesca, che per decidere sulla domanda di estradizione dovrà valutare se nel codice penale della Germania siano presenti reati simili a quelli imputati dalla giustizia spagnola a Puigdemont. La Germania, comunque, è uno dei paesi che gli avvocati di Puigdemont avevano sconsigliato di frequentare al loro assistito mentre c’era il rischio della riattivazione del mandato di arresto europeo.La Catalogna è senza governo dalle ultime elezioni, tenute lo scorso dicembre, sia a causa delle divisioni interne al fronte indipendentista, sia per le complicate vicende giudiziarie che hanno coinvolto diversi importanti politici catalani. L’ultimo tentativo di eleggere un presidente è stato pochi giorni fa, con la candidatura di Jordi Turull, ex ministro del governo Puigdemont. Turull è stato appoggiato da Junts per Catalunya ed ERC, le due principali forze indipendentiste del Parlamento catalano, ma non dalla CUP, partito di sinistra radicale, anch’esso indipendentista. È difficile dire cosa succederà ora, anche perché l’arresto di Puigdemont potrebbe aggravare una situazione giù complicata e tesa. Al momento non è stata fissata alcuna nuova seduta del Parlamento. - (PRIMAPRESS)
Una soffiata dei servizi segreti spagnoli ha permesso di arrestare Puigdemont che era stato invitato ad una conferenza in Finlandia ma è stato bloccato su un’autostrada tedesca prima di poter tornare in Belgio, paese che non avrebbe concesso l’estradizione così come anche ha già detto la Svizzera: “Non approviamo l’estradizione per motivi politici”. Diverso è per la Germania che per i buoni rapporti con la Spagna non ha esitato a procedere all’arresto dell’ex presidente catalano. Puigdemont ha passato la notte nella prigione tedesca di Neumünster, nello stato di Schleswing-Holstein, il più settentrionale della Germania. In mattinata si presenterà di fronte al giudice del Tribunale amministrativo locale, che deciderà se lasciarlo in libertà con alcune misure cautelari, come gli era successo lo scorso novembre in Belgio, o tenerlo in carcere mentre viene esaminata la richiesta di estradizione. È difficile dire quale sarà la decisione finale della giustizia tedesca, che per decidere sulla domanda di estradizione dovrà valutare se nel codice penale della Germania siano presenti reati simili a quelli imputati dalla giustizia spagnola a Puigdemont. La Germania, comunque, è uno dei paesi che gli avvocati di Puigdemont avevano sconsigliato di frequentare al loro assistito mentre c’era il rischio della riattivazione del mandato di arresto europeo.La Catalogna è senza governo dalle ultime elezioni, tenute lo scorso dicembre, sia a causa delle divisioni interne al fronte indipendentista, sia per le complicate vicende giudiziarie che hanno coinvolto diversi importanti politici catalani. L’ultimo tentativo di eleggere un presidente è stato pochi giorni fa, con la candidatura di Jordi Turull, ex ministro del governo Puigdemont. Turull è stato appoggiato da Junts per Catalunya ed ERC, le due principali forze indipendentiste del Parlamento catalano, ma non dalla CUP, partito di sinistra radicale, anch’esso indipendentista. È difficile dire cosa succederà ora, anche perché l’arresto di Puigdemont potrebbe aggravare una situazione giù complicata e tesa. Al momento non è stata fissata alcuna nuova seduta del Parlamento. - (PRIMAPRESS)