Assalto a Capitol Hill: le aziende licenziano dipendenti che avevano partecipato all'irruzione
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - WASHINGTON - L’irruzione della notta scorsa nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington, da parte di manifestanti pro-Trump, sta identificando e arrestando numerosi dei partecipanti, a volto scoperto, che avevano trafugato oggetti e messo a soqquadro Capitol Hill. Ma questo è il solo fonte della Polizia perché per gli intemperanti manifestanti c’è anche la posizione assunta dalle aziende private che hanno riconosciuto i propri dipendenti tra i dimostranti.
La Navistar, società di direct marketing del Maryland, ha pubblicato sul proprio sito web un comunicato stampa in cui ha spiegato le ragioni della risoluzione del rapporto di lavoro con un proprio impiegato. Il dipendente indossava un badge dell’azienda durante l’aggressione al simbolo della democrazia americana ed è stato quindi licenziato per giusta causa avendo, secondo le motivazioni ufficiali, messo in pericolo la salute e la sicurezza di altre persone.
Stessa sorte è capitata a Paul Davis, un lavoratore della compagnia di assicurazioni Goosehead Insurance, a causa di diversi video e immagini che lo mostrano mentre afferma di cercare di voler entrare nel Congresso.
Rick Saccone, ex deputato della Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania, ha invece rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di insegnante al Saint Vincent College, a seguito di un’indagine aperta nei suoi confronti.
Lo stesso Partito Repubblicano del Texas ha rimosso il proprio funzionario Walter West per alcuni commenti su Facebook ritenuti inappropriati a sostegno dell’assedio al Campidoglio statunitense.
Come si legge in una dichiarazione, il GOP texano rivendica di essere sempre stato dalla parte del “law and order” ed è deciso a mantenere tale posizione.
Anche uno dei distaccamenti più conservatori dei repubblicani sembra quindi aver scaricato Trump e gli effetti causati dalla strategia da lui adottata negli ultimi mesi. - (PRIMAPRESS)