Influencer: la stretta del fisco cinese dopo il caso Viya condannata a pagare 1,3 mld di yuan
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - PECHINO - Gli influencer nell'occhio del fisco cinese. La Cina ha dato tempo 10 giorni alle celebrità e star di Internet per mettersi in regola con l'amministrazione fiscale, dopo la multa record per frode alla nota influencer nel Paese, Viya Huang. Il presidente cinese Xi Jinping in agosto aveva esortato alla "prosperità comune" e aveva promesso un "aggiustamento" delle entrate eccessive. Il messaggio era stato visto come un avvertimento ai ricchi capi di settori, quali lo showbiz e Internet, accusati di offrire "salari stellari".
Prima vittima del business su internet entrata nella stretta fiscale di Pechino era stata il 20 dcembre scorso,'influencer Viya, molto nota in Cina per i suoi video di "home shopping" 2.0. Il suo conto per evasione fiscale è stata una multa record di 1,3 miliardi di yuan (181 milioni di euro).
"Star dello spettacolo, livestreamer e altre figure pubbliche devono rispettare rigorosamente le disposizioni della legge fiscale", hanno detto le autorità fiscali. "È dovere di ogni cittadino pagare le tasse". Quindi Pechino ha dato 10 giorni di tempo, o fino "alla fine dell'anno" per mettersi in regola, altrimenti sono previste sanzioni "pesanti".
Viya, dal giorno dopo la condanna per evasione fiscale, è stata bandita dai principali social network del Paese. Lei è una figura chiave nel commercio online. Le sue televendite tramite smartphone sono state seguite quotidianamente da milioni di consumatori cinesi, generalmente giovani e desiderosi di nuove tecnologie. Veniva spesso avvicinata dalle marche e, di conseguenza, aveva un piccolo impero.
Ad agosto 2021, tuttavia, c'era stato già un precedente con l'attrice Zheng Shuang, nota per diversi ruoli in serie televisive popolari in Cina, è stata condannata a pagare 39 milioni di euro. E nel 2018, la star del cinema Fan Bingbing chiese scusa ai suoi fan e al Partito Comunista, dopo aver ricevuto dal fisco una multa di 129 milioni di dollari. - (PRIMAPRESS)