Madonie. Escursione alle niviere di Piano Principessa
- di RED-CENTRALE
- in Sicilia
(PRIMAPRESS) - PALERMO -Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà Domenica 9 Agosto 2015 alle ore 9,00 sulle Madonie una escursione alle niviere di Piano Principessa. L’appuntamento è Portella Colla, poco prima di Piano Battaglia. E’ obbligatoria la prenotazione. La visita sarà guidata dallo studioso di storia locale Luigi Romana. Alla fine dell’escursione è prevista una degustazione di gelato tradionale realizzato alla maniera antica, grazie alla miscela congelante di ghiaccio e sale.
Le Neviere e i Nivaroli hanno una lunghissima tradizione. L'uso assai antico di produrre neve ghiacciata da utilizzare in paese nei mesi estivi è documentato in Sicilia fin dall'XI secolo. Esso consisteva nel conservare dentro idonee cavità, esistenti in natura o modificati o costruiti appositamente, ed adibiti alla conservazione, la neve caduta in inverno, compattarla e solidificarla attraverso opportuni accorgimenti, trasportarla e venderla per necessità di refrigerazione e preparazione di granite o gelati. Ma il suo maggiore sviluppo nell’isola si attesta tra il XVI° ed il XVIII° secolo. In Sicilia la raccolta la conservazione e l’uso della neve era “codificata” a vari livelli, secondo una filiera che iniziava dal “nivarolo”, ovvero colui che raccoglieva conservava e “lavorava” la neve, e le “neviere” per usi sia pratici legati alla conservazioni di alimenti o per uso medico, in molti casi per puro piacere e diletto del palato per quelle classi particolarmente agiate. Le neviere più grandi si trovavano sulle Madonie e sul monte Etna, dove era più facile mantenere bassa la temperatura. Le Madonie, ricche di boschi e pascoli, conservano antiche neviere dove una volta si conserva la neve per utilizarla nei mesi caldi della stagione estiva. Ancora oggi la natura attesta la memoria dell'antico mestiere dei nevaioli, grazie alla neve che si accumula, senza intervento umano, nel corso dell'inverno. La Neviera di Piano Principessa a quota 1800 slm, è uno di quei luoghi che nei mesi estivi conserva ancora al suo interno una fresca colonna di ghiaccio accumultaasi durante l’inverno. - (PRIMAPRESS)
Le Neviere e i Nivaroli hanno una lunghissima tradizione. L'uso assai antico di produrre neve ghiacciata da utilizzare in paese nei mesi estivi è documentato in Sicilia fin dall'XI secolo. Esso consisteva nel conservare dentro idonee cavità, esistenti in natura o modificati o costruiti appositamente, ed adibiti alla conservazione, la neve caduta in inverno, compattarla e solidificarla attraverso opportuni accorgimenti, trasportarla e venderla per necessità di refrigerazione e preparazione di granite o gelati. Ma il suo maggiore sviluppo nell’isola si attesta tra il XVI° ed il XVIII° secolo. In Sicilia la raccolta la conservazione e l’uso della neve era “codificata” a vari livelli, secondo una filiera che iniziava dal “nivarolo”, ovvero colui che raccoglieva conservava e “lavorava” la neve, e le “neviere” per usi sia pratici legati alla conservazioni di alimenti o per uso medico, in molti casi per puro piacere e diletto del palato per quelle classi particolarmente agiate. Le neviere più grandi si trovavano sulle Madonie e sul monte Etna, dove era più facile mantenere bassa la temperatura. Le Madonie, ricche di boschi e pascoli, conservano antiche neviere dove una volta si conserva la neve per utilizarla nei mesi caldi della stagione estiva. Ancora oggi la natura attesta la memoria dell'antico mestiere dei nevaioli, grazie alla neve che si accumula, senza intervento umano, nel corso dell'inverno. La Neviera di Piano Principessa a quota 1800 slm, è uno di quei luoghi che nei mesi estivi conserva ancora al suo interno una fresca colonna di ghiaccio accumultaasi durante l’inverno. - (PRIMAPRESS)