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CALDO: COLDIRETTI, - 15% NASCITE IN STALLE. CROLLA FERTILITA’

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(PRIMAPRESS) - stalla ROMA - Le ondate di caldo riducono anche la fertilità con un calo previsto fra il 10 e il 15 per cento delle nascite  degli animali in stalla dove si registrano anche problemi durante i parti, con difficoltà nelle espulsioni della placenta, e affaticamenti respiratori degli animali sotto stress. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nel sottolineare che gli allevatori hanno effettuato investimenti importanti sulle strutture per garantire le migliori condizioni di vita agli animali, ma le temperature di questa estate e le ondate di caldo che si sono susseguite prima di Lucifero,  stanno mettendo a dura prova la resistenza delle mucche sia sul fronte della produzione di latte che su quello della fertilità. Stalle esposte a nord, ventilatori, doccette, cucce protette per i più piccoli e continui rifornimenti di acqua sono alcune delle contromisure adottate dagli allevatori per difendere mucche e vitellini dall’assedio di Lucifero. Ma l’afa, che non molla la presa anche di notte, sta facendo saltare le gravidanze, sbilanciando i periodi di estro degli animali. Il calo in Lombardia dove si concentra il maggior numero di allevamenti va  dall’8-10 per cento nelle zone pedemontane fino a picchi del 15 per cento in pianura, secondo le rilevazioni della Coldiretti. Ma non c’è solo un problema di gravidanze fallite - spiega la Coldiretti - il caldo influisce anche sui parti e sul blocco delle contrazioni per l’espulsione della placenta. Oltre ai cali sulla produzione di latte fra il 10 e il 20 per cento lo stress per le alte temperature crea problemi sia per la riuscita delle gravidanze che per i parti, oltre - continua la Coldiretti - a un aumento di disturbi come insufficienze respiratorie e cardiache, che possono poi portare alla morte dell’animale. Una situazione che aggrava il già pesante bilancio dei danni con il caldo e la siccità con una vendemmia che si posiziona su minimi storici anche se di buona qualità e cali della produzioni che a livello nazionale vanno dal -20 per cento per il pomodoro al -30 per cento per il mais fino al -40 per cento per la soia ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero con quasi il dimezzamento della produzione nelle regioni del Nord e per il girasole (-20 per cento). Occorre subito - conclude la Coldiretti - avviare le procedure per la dichiarazione di stato di calamità naturale nelle zone colpite dalla siccità che ha già provocato perdite superiori al miliardo di euro all’agricoltura italiana. - (PRIMAPRESS)