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SISMA EMILIA: SAVE THE CHILDREN, CIRCA 100.000 BAMBINI COLPITI DAL TERREMOTO

(PRIMAPRESS) - TERREMOTO EMILIA3 ROMA - Sono 99.616  i bambini che vivono nei 52 comuni colpiti dal sisma nelle province di Ferrara, Modena, Mantova, Bologna, Reggio Emilia e Rovigo e che, a diversi livelli, stanno sperimentando da giorni la paura, l’incertezza, il cambiamento di vita in seguito al terremoto. Di essi quasi 44.000 vivono nei comuni più colpiti o dove sono state allestite le tendopoli. A questi si vanno ad aggiungere anche i bambini del ravennate che stamane sono stati svegliati dalla nuova scossa ti terremoto. Questi i dati diffusi oggi da Save the Children, che è intervenuta immediatamente dopo il sisma per supportare i bambini nelle aree interessate. â€œTutti questi bambini hanno subito un doppio trauma: il primo è stato il terremoto stesso che li ha svegliati in piena notte e li ha costretti ad abbandonare improvvisamente le loro case, e ancora la perdita di amici o parenti. Un secondo shock è stato il cambiamento drastico di vita, la perdita di quelle abitudini che per un bambino rappresentano tutto il proprio universo di riferimento, alcuni di loro sono costretti al momento a vivere nelle tendopoli o in insediamenti spontanei e in ogni caso hanno visto cambiare la vita dei luoghi in cui vivevano”, ha sottolineato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.   â€œA tutti questi bambini occorre dare l’adeguato supporto per aiutarli a superare questo momento e a riprendere quanto prima possibile la propria vita normale. Il perdurare dello sciame sismico non aiuta e ogni forte scossa li fa ripiombare nell’incertezza e nella paura”. Per questo Save the Children, dopo l’apertura del primo Spazio a Misura di Bambino all’interno della tendopoli di Finale stadio, sta ampliando le proprie attività con l’apertura di nuovi spazi, dove  gli operatori specializzati dell’organizzazione stanno svolgendo attività di supporto psico-sociale dei bambini colpiti dal terremoto in Emilia, finalizzate ad aiutarli ad elaborare e col tempo superare il trauma subito. Save the Children, infine, sta lavorando per estendere l’intervento, anche con attività ludico ricreative itineranti in altre tendopoli, direttamente e in collaborazione con altre organizzazioni, al fine di raggiungere e supportare il maggior numero di bambini possibile. - (PRIMAPRESS)