Calcio: i dubbi di Tommasi (Aic) sulla ripresa del 18 maggio ma senza garanzie della ripartenza del campionato
- di RED-ROM
- in Sport
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il futuro del campionato di calcio è sempre più incerto difronte a decisioni che dividono le scelte che si fanno ipotizzando a cominciare dalla data di partenza del ritiro che dovrebbe essere il 18 maggio. Ad essere contrari sono proprio i calciatori che non vedono di buon occhio il primo ritiro di lunedì prossimo mentre non sono ancora certe le regole su cui si baseranno le misure di protezione per il coronavirus.
A mettere nero su bianco la questione è il presidente dell’Aic Damiano Tommasi. “L’ipotesi del ritiro per la creazione del Gruppo Squadra è stata valutata e condivisa fin dall’inizio ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso”, si legge nella nota dell’associazione. Di fatto l’Aic solleva l’eccezione dell’inutilità di andare già in ritiro lunedì se non si conoscono le date di ripresa del campionato. “Inoltre - si legge ancora nella nota - le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del Gruppo Squadra, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi”, ma c’è anche una questione che sembra pesare su un accordo finale ed è la responsabilità che si dovrebbe assumere il medico della squadra (e di conseguenza la società) nel certificare l’assenza di positività della rosa di giocatori, la stessa responsabilità che stanno contestando i datori di lavoro delle imprese. - (PRIMAPRESS)
A mettere nero su bianco la questione è il presidente dell’Aic Damiano Tommasi. “L’ipotesi del ritiro per la creazione del Gruppo Squadra è stata valutata e condivisa fin dall’inizio ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso”, si legge nella nota dell’associazione. Di fatto l’Aic solleva l’eccezione dell’inutilità di andare già in ritiro lunedì se non si conoscono le date di ripresa del campionato. “Inoltre - si legge ancora nella nota - le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del Gruppo Squadra, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi”, ma c’è anche una questione che sembra pesare su un accordo finale ed è la responsabilità che si dovrebbe assumere il medico della squadra (e di conseguenza la società) nel certificare l’assenza di positività della rosa di giocatori, la stessa responsabilità che stanno contestando i datori di lavoro delle imprese. - (PRIMAPRESS)