Fedeltà e online, questo il futuro del gioco dopo il decreto dignità
- di RED-CENTRALE
- in Sport
(PRIMAPRESS) - AGRIGENTO - Se per il gioco online italiano sono stati mesi roventi non è per colpa delle temperature estive. I motivi sono da ricercare nell’incremento del regime fiscale previsto con la Finanziaria di fine anno e con gli effetti del Decreto Dignità. A far alzare ulteriormente le preoccupazioni sono arrivate le parole di Alessio Mattia Villarosa, Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle finanze con delega ai giochi, che ha annunciato di voler ridurre in maniera drastica l’offerta e la propaganda di gioco legale.
Nonostante questo, però, il giro d’affari legato al mondo del gioco non si è esaurito. Anzi, è cresciuto. Nel 2018 infatti i volumi di gioco e di spesa sono cresciuti rispetto al 2017, con uno sviluppo notevole per casinò games, scommesse sportive e slot online. Il futuro, però, resta incerto. Lo conferma Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, che mette in luce tre fattori che potrebbero cambiare il mercato nei prossimi mesi.
Il primo fa riferimento alle recenti elezioni europee che potrebbero portare a nuovi pesi nell’alleanza di Governo e quindi a nuove prospettive in tema di gioco legale, soprattutto in ottica europea. Il secondo fattore è quello dell’evoluzione del bando di gara per l’assegnazione delle concessioni per il gioco a distanza tenutosi nel corso del 2018 e infine gli effetti del Decreto Dignità, che inizieranno ad essere operativi proprio da questa estate.
Con forti limitazioni su pubblicità e sponsor. “Il criterio di fondo che ha caratterizzato la redazione delle linee guida di Agcom sul divieto di pubblicità imposto dal Dl Dignità per gli operatori di gioco d’azzardo autorizzati in Italia è stato l’incentivazione al gioco” ha spiegato Fraternali, mettendo in luce come un’attività di marketing e comunicazione sia da oggi valutata in base al suo rivolgersi a consumatori italiani. Per questo sono rimaste escluse le comunicazioni di tipo B2B (quelle descrittive e informative che sono importantissime per differenziare l’offerta legale e mettere in luce i rischi di un gioco incontrollato) e quelle di tipo B2C, come il Seo e la comparazione di quote.
Il futuro, spiega Fraternali, non sarà più quello di raggiungere nuova utenza, quanto piuttosto di sviluppare politiche e incentivi per mantenere i giocatori già entrati. “Fino ad ora il mercato era caratterizzato da elevati costi d’acquisizione del giocatore e da bassi costi di transizione per il giocatore il quale, attratto da pubblicità e promozioni, spesso manteneva un comportamento infedele al brand”. Ecco allora che si potrà investire ulteriormente sulle forme tipiche dell’entertainment, sviluppando l’esperienza positiva del gioco e andando a lavorare sulla fedeltà.
Questa la via del futuro, che sarà comunque sempre più online. Lo dice l’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, che mette in luce come il mobile stia annullando il gap tecnologico che gli italiani avevano invece con il computer: tutti, infatti, hanno uno smartphone, non tutti invece hanno il pc. Sono 32 milioni gli italiani che ogni mese acquistano dispositivi mobili, ovvero l’82% della popolazione online, mentre il 41% naviga solo da mobile. Dati che sono confermati anche dall’analisi delle statistiche di alcuni operatori AAMS: ad esempio, nel passato mese di giugno, il casinò online di Gioco Digitale è stato visitato per il 70% da mobile, mentre il 30% del traffico rimanente da desktop.
Numeri incredibili, che saranno per forza oggetto di analisi e di studio da parte delle aziende leader del settore. Perché tra limitazioni normative e mercato sempre più chiuso, si dovranno cercare nuove strade di sviluppo. E l’online sembra rispondere a pieno a questa esigenza. - (PRIMAPRESS)
Nonostante questo, però, il giro d’affari legato al mondo del gioco non si è esaurito. Anzi, è cresciuto. Nel 2018 infatti i volumi di gioco e di spesa sono cresciuti rispetto al 2017, con uno sviluppo notevole per casinò games, scommesse sportive e slot online. Il futuro, però, resta incerto. Lo conferma Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, che mette in luce tre fattori che potrebbero cambiare il mercato nei prossimi mesi.
Il primo fa riferimento alle recenti elezioni europee che potrebbero portare a nuovi pesi nell’alleanza di Governo e quindi a nuove prospettive in tema di gioco legale, soprattutto in ottica europea. Il secondo fattore è quello dell’evoluzione del bando di gara per l’assegnazione delle concessioni per il gioco a distanza tenutosi nel corso del 2018 e infine gli effetti del Decreto Dignità, che inizieranno ad essere operativi proprio da questa estate.
Con forti limitazioni su pubblicità e sponsor. “Il criterio di fondo che ha caratterizzato la redazione delle linee guida di Agcom sul divieto di pubblicità imposto dal Dl Dignità per gli operatori di gioco d’azzardo autorizzati in Italia è stato l’incentivazione al gioco” ha spiegato Fraternali, mettendo in luce come un’attività di marketing e comunicazione sia da oggi valutata in base al suo rivolgersi a consumatori italiani. Per questo sono rimaste escluse le comunicazioni di tipo B2B (quelle descrittive e informative che sono importantissime per differenziare l’offerta legale e mettere in luce i rischi di un gioco incontrollato) e quelle di tipo B2C, come il Seo e la comparazione di quote.
Il futuro, spiega Fraternali, non sarà più quello di raggiungere nuova utenza, quanto piuttosto di sviluppare politiche e incentivi per mantenere i giocatori già entrati. “Fino ad ora il mercato era caratterizzato da elevati costi d’acquisizione del giocatore e da bassi costi di transizione per il giocatore il quale, attratto da pubblicità e promozioni, spesso manteneva un comportamento infedele al brand”. Ecco allora che si potrà investire ulteriormente sulle forme tipiche dell’entertainment, sviluppando l’esperienza positiva del gioco e andando a lavorare sulla fedeltà.
Questa la via del futuro, che sarà comunque sempre più online. Lo dice l’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, che mette in luce come il mobile stia annullando il gap tecnologico che gli italiani avevano invece con il computer: tutti, infatti, hanno uno smartphone, non tutti invece hanno il pc. Sono 32 milioni gli italiani che ogni mese acquistano dispositivi mobili, ovvero l’82% della popolazione online, mentre il 41% naviga solo da mobile. Dati che sono confermati anche dall’analisi delle statistiche di alcuni operatori AAMS: ad esempio, nel passato mese di giugno, il casinò online di Gioco Digitale è stato visitato per il 70% da mobile, mentre il 30% del traffico rimanente da desktop.
Numeri incredibili, che saranno per forza oggetto di analisi e di studio da parte delle aziende leader del settore. Perché tra limitazioni normative e mercato sempre più chiuso, si dovranno cercare nuove strade di sviluppo. E l’online sembra rispondere a pieno a questa esigenza. - (PRIMAPRESS)