Valgrosina Trail 2023: nella 70 km. vincono Dani Jung (8h33’) e Guendalina Sibona
- di RED
- in Sport
(PRIMAPRESS) - GROSIO (SONDRIO) - La seconda edizione della Valgrosina Trail ha visto trionfare Dani Jung e Guendalina Sibona nella 70 chilometri, Andreas Reiterer e Martina del Bosco nella 38, Manuel Merillas e Noemie Vachon nella 12.
Nella gara regina, il testa a testa finale tra i due atleti altoatesini si è concluso con la vittoria il runner della Val Venosta, Dani Jung. La prima parte aveva visto Jung, Pereyra, Piazza e Lindl procedere insieme, fino alla sommità del monte Storile, a 2471 metri di quota, la novità di questa edizione della 70 chilometri. Rimasti da soli nei chilometri conclusivi, Jung e Piazza si sono giocati la vittoria arrivando appaiati sotto l'arco nel giardino di Villa Visconti Venosta. L'ha spuntata Jung che ha chiuso in 8h33'05", un centesimo meglio dl Piazza (8h33'06"), più staccato Pereyra, che ha fermato il cronometro a 8h47'22". All'arrivo le prime parole di Jung e Piazza sono di apprezzamento per il percorso, duro ma bellissimo, reso ancora più difficile dalla pioggia e dal vento che hanno infastidito gli atleti, senza però causare problemi. «Con Georg è stata una bella battaglia - ha detto il vincitore - abbiamo percorso insieme 68 dei 70 chilometri: ho provato più volte a staccarlo ma mi ha sempre recuperato, fino agli ultimi, decisivi metri. È stato un onore correre la Valgrosina Trail». La dichiarazione di Piazza è sulla stessa linea: «Siamo partiti con un passo regolare e poi io e Dani abbiamo accelerato staccando gli altri. In vista della discesa non abbiamo voluto correre rischi. Ho scoperto un percorso duro ma davvero molto bello che mi sento di consigliare a tutti».
Anche la gara al femminile è stata un testa a testa e si è risolta soltanto nella seconda parte. Prima sulla cima del monte Storile, Francesca Crippa, la favorita della vigilia, è stata costretta al ritiro, lasciando campo libero a Patrizia Rusconi e a Guendalina Sibona che la seguivano. Nella seconda parte di gara, illuminata dal sole, a Sibona è riuscito l'allungo decisivo che le ha consentito un arrivo in solitaria: 11h58'08" il suo tempo. Al termine della corsa, la milanese, anche apprezzata fotografa e scrittrice, con disarmante sincerità ha confessato di essersi iscritta alla Valgrosina Trail soltanto alla vigilia: «Avevo un sabato libero, ho saputo della gara e ho deciso di partecipare. È stata una bella gara e voglio complimentarmi con i volontari molto gentili e soprattutto simpaticissimi». Secondo posto, con il tempo di 12h12'24", per una raggiante Patrizia Rusconi, alla sua terza prova sulle lunghe distanze, terzo per Silvia Gilardi, in 12h40'24". Nella 38 chilometri i big della specialità non hanno deluso le aspettative piazzandosi ai primi posti, ma è stato il quattro volte campione italiano di trail lungo e bronzo mondiale Andreas Reiterer a sbaragliare la concorrenza chiudendo in 3h32'40", quasi sei minuti in meno rispetto al tempo del vincitore del 2022 Diego Simon, lasciando a otto minuti il secondo classificato, Hélio Fumo, 3h40'44" il suo tempo. Sul podio è salito anche Simon, che ha completato il percorso in 3h41'41", contro i 3h38'08" dell'anno scorso. Nella gara al femminile podio tutto italiano con la vincitrice Martina Del Bosco che con il tempo di 4h36'58" si è imposta nettamente sulle grosine Beatrice Besseghini (4h54'23") e Chiara Franzini (4h54'59"). Nella 12 chilometri, la gara più breve ma con pendenze da vertical, partita alle ore 8.30, Manuel Merillas è riuscito a scendere sotto l'ora facendo fermare il cronometro a 57'52", staccando André Rodrigues, secondo in 58'12", e Marco Zanga, terzo in 1h02'11". Sul podio femminile sono salite la vincitrice Noemie Vachon, che ha completato la gara in 1h12'00", la seconda classificata Chiara Galli, 1h20'38" e la terza Cristina Giacomelli, con il tempo di 1h21'16". Due vincitori diversi rispetto alla prima edizione: Merillas, spagnolo della provincia di Leòn, campione mondiale nel 2015, del team Scarpa, e Vachon, francese, anche lei nell'élite del trail running. - (PRIMAPRESS)
Nella gara regina, il testa a testa finale tra i due atleti altoatesini si è concluso con la vittoria il runner della Val Venosta, Dani Jung. La prima parte aveva visto Jung, Pereyra, Piazza e Lindl procedere insieme, fino alla sommità del monte Storile, a 2471 metri di quota, la novità di questa edizione della 70 chilometri. Rimasti da soli nei chilometri conclusivi, Jung e Piazza si sono giocati la vittoria arrivando appaiati sotto l'arco nel giardino di Villa Visconti Venosta. L'ha spuntata Jung che ha chiuso in 8h33'05", un centesimo meglio dl Piazza (8h33'06"), più staccato Pereyra, che ha fermato il cronometro a 8h47'22". All'arrivo le prime parole di Jung e Piazza sono di apprezzamento per il percorso, duro ma bellissimo, reso ancora più difficile dalla pioggia e dal vento che hanno infastidito gli atleti, senza però causare problemi. «Con Georg è stata una bella battaglia - ha detto il vincitore - abbiamo percorso insieme 68 dei 70 chilometri: ho provato più volte a staccarlo ma mi ha sempre recuperato, fino agli ultimi, decisivi metri. È stato un onore correre la Valgrosina Trail». La dichiarazione di Piazza è sulla stessa linea: «Siamo partiti con un passo regolare e poi io e Dani abbiamo accelerato staccando gli altri. In vista della discesa non abbiamo voluto correre rischi. Ho scoperto un percorso duro ma davvero molto bello che mi sento di consigliare a tutti».
Anche la gara al femminile è stata un testa a testa e si è risolta soltanto nella seconda parte. Prima sulla cima del monte Storile, Francesca Crippa, la favorita della vigilia, è stata costretta al ritiro, lasciando campo libero a Patrizia Rusconi e a Guendalina Sibona che la seguivano. Nella seconda parte di gara, illuminata dal sole, a Sibona è riuscito l'allungo decisivo che le ha consentito un arrivo in solitaria: 11h58'08" il suo tempo. Al termine della corsa, la milanese, anche apprezzata fotografa e scrittrice, con disarmante sincerità ha confessato di essersi iscritta alla Valgrosina Trail soltanto alla vigilia: «Avevo un sabato libero, ho saputo della gara e ho deciso di partecipare. È stata una bella gara e voglio complimentarmi con i volontari molto gentili e soprattutto simpaticissimi». Secondo posto, con il tempo di 12h12'24", per una raggiante Patrizia Rusconi, alla sua terza prova sulle lunghe distanze, terzo per Silvia Gilardi, in 12h40'24". Nella 38 chilometri i big della specialità non hanno deluso le aspettative piazzandosi ai primi posti, ma è stato il quattro volte campione italiano di trail lungo e bronzo mondiale Andreas Reiterer a sbaragliare la concorrenza chiudendo in 3h32'40", quasi sei minuti in meno rispetto al tempo del vincitore del 2022 Diego Simon, lasciando a otto minuti il secondo classificato, Hélio Fumo, 3h40'44" il suo tempo. Sul podio è salito anche Simon, che ha completato il percorso in 3h41'41", contro i 3h38'08" dell'anno scorso. Nella gara al femminile podio tutto italiano con la vincitrice Martina Del Bosco che con il tempo di 4h36'58" si è imposta nettamente sulle grosine Beatrice Besseghini (4h54'23") e Chiara Franzini (4h54'59"). Nella 12 chilometri, la gara più breve ma con pendenze da vertical, partita alle ore 8.30, Manuel Merillas è riuscito a scendere sotto l'ora facendo fermare il cronometro a 57'52", staccando André Rodrigues, secondo in 58'12", e Marco Zanga, terzo in 1h02'11". Sul podio femminile sono salite la vincitrice Noemie Vachon, che ha completato la gara in 1h12'00", la seconda classificata Chiara Galli, 1h20'38" e la terza Cristina Giacomelli, con il tempo di 1h21'16". Due vincitori diversi rispetto alla prima edizione: Merillas, spagnolo della provincia di Leòn, campione mondiale nel 2015, del team Scarpa, e Vachon, francese, anche lei nell'élite del trail running. - (PRIMAPRESS)