Dalla Biosfera alla Casa delle Tecnologie Emergenti: Pesaro diventa la capitale della cultura più smart d’Italia
- di Fabio Zingone
- in Tech
(PRIMAPRESS) - PESARO - Cultura, natura, turismo, musica: dalle celebrazioni per il compleanno di Rossini alla cittadinanza onoraria del campione di MotoGP, Pecco Bagnaia, all'inaugurazione del palasport, la città di Pesaro è in fermento per il suo anno da Capitale Italiana della Cultura 2024, ma la città marchigiana sta mostrando tutto il suo volto hi-tech e digitale. L'inaugurazione ieri della Biosfera, l'installazione "dialogante" con la città con il suo cuore digitale e l'apertura della Casa delle tecnologie emergenti, uno spazio fisico per il trasferimento di know-how tecnologico alle imprese del territorio, sembra aver impresso un nuovo ritmo a Pesaro. Il taglio del nastro della nuova sede della Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro, in via Della Rovere 13. «Uno spazio fisico di innovazione vero e proprio centro di trasferimento tecnologico sull’uso delle tecnologie emergenti – hanno spiegato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, insieme all’assessore all’Innovazione Francesca Frenquellucci, al Fare Riccardo Pozzi e alla Bellezza Daniele Vimini- volto a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di start-up, il trasferimento tecnologico verso le PMI sui temi legati alla Cultura, al Turismo, all’Engagement, favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni per la città di Pesaro, rafforzando la vocazione culturale e musicale della città coniugata con l’innovazione tecnologica». Il Progetto Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro, CTE SQUARE, è finanziato con un programma di supporto tecnologie emergenti nell’ambito del 5G del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con un importo di circa 10 milioni di fondi Fondo Sviluppo e Coesione su un importo complessivo del progetto di 11 milioni di euro, e che vede capofila il Comune di Pesaro. «Il Comune di Pesaro ha una bellissima tradizione legata all'innovazione informatica e allo sviluppo tecnologico – ha aggiunto il sindaco Ricci - Il Ced di Pesaro è stato, ed è, un punto di riferimento per tanti Comuni, grazie alla capacità di guardare avanti e sapersi rinnovare. All'interno dell'Amministrazione abbiamo dei dipendenti molto validi, con una grande formazione acquisita negli anni. Sono poche le città che hanno vinto il bando delle tecnologie emergenti, su 8mila comuni siamo tra le poche realtà che si sono aggiudicate gli 11 milioni di euro, per investire sull'innovazione del nostro territorio. È un'occasione per rinnovare ulteriormente e modernizzare la struttura della macchina comunale, allo stesso tempo per rinnovare anche il comparto privato e le aziende che sono coinvolte. Domani inaugureremo la Biosfera della vita, un progetto unico in Europa che rientra nella CTE, che lega innovazione e cultura. Sarà un bell’investimento, che rimarrà alla comunità. Grazie alla CTE aiuteremo il territorio a crescere, sapendo che siamo dentro una straordinaria fase di transizione tecnologica, legata anche all'intelligenza artificiale, che creato delle inquietudini rispetto ai temi della libertà e della democrazia, quindi è giusto che vada regolamentata, ma al tempo stesso crea delle opportunità straordinarie. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato al progetto, all’assessore Frenquellucci, alla dirigente e coordinatrice del progetto CTE, Maria Laura Maggiulli, all’assessore al Fare Pozzi e alla Bellezza Vimini». Così l’assessore Frenquellucci: «Lo scorso anno abbiamo vinto il bando del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e oggi inauguriamo la CTE Square, che sta collaborando con Pesaro 2024 ed è già stata supporto importante per la messa in campo di diverse progettualità. Quella di oggi è una giornata, frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto l'intera giunta, in particolare l’assessorato ai Lavori pubblici di Riccardo Pozzi per l’intervento di riqualificazione di questa sede. La Cte Square sarà al centro anche dei prossimi tagli del nastro, apporterà innovazione e tecnologia ai progetti del territorio». Frenquellucci ripercorre poi gli ultimi 4 anni, «Nel 2020 ho ricevuto la delega all’Innovazione e un ufficio che - agli occhi di tanti - era quello che sistemava i computer. Poi è arrivato il Covid che ha messo in luce l’importanza del personale che lo componeva, facendo emergere competenze e professionalità. A loro va il mio ringraziamento per quanto fatto e quanto farà; sono felice che oggi possa risultare a tutti il valore e la professionalità del team che compone la CTE e il servizio Innovazione tecnologica e Transizione digitale del Comune». - (PRIMAPRESS)