Due nuove “sedute” del designer Gabriele Polidori entrano nel Museo del Parco di Portofino
- di Pasquale Alfieri
- in Design
(PRIMAPRESS) - PORTOFINO - Il prossimo 21 settembre il Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto presieduto da Daniele Crippa, e curato da Serena Mormino, in collaborazione con Amarte si arricchirà di altre due importanti opere scultoree “MuPa Chairs” dell’Art Designer Gabriele Polidori.
Per la prima volta in un importante museo di scultura si parlerà di “Design come forma d’Arte”, tema tanto caro alla curatrice del Museo e ad alcuni dei grandi nomi presenti in collezione, come il compianto ma eterno amico Gillo Dorfles.
Polidori presenterà due lavori, uno prettamente scultoreo in acciaio corten, evoluzione logica e naturale delle sue ormai classiche sedute Anagramma in plexiglass (l’altro esemplare). Rimarrà sempre intatto e presente il concetto di componibilità e scomponibilità, con il desiderio e la capacità, in questo caso, di sfidare condizioni metereologiche e il salino naturale dell’ambiente che le ospiterà. L’approccio scultoreo delle sue opere è già stato consacrato nel 2017 a Venezia da grandi nomi e penne del mondo dell’Arte, ma l’ingresso nel Museo del Parco di Portofino permette di scrivere un’importante pagina di storia del Design di autoproduzione e di pezzo unico che a pieno diritto può essere dichiarato Arte da vivere nel quotidiano, coinvolgendo anche il senso del tatto e raggiungendo così una nuova dimensione.
Le opere di Polidori omaggiano il nuovo logo del Museo del Parco di Portofino, diventando anche testimonianza di evoluzione al futuro della collezione museale. - (PRIMAPRESS)
Per la prima volta in un importante museo di scultura si parlerà di “Design come forma d’Arte”, tema tanto caro alla curatrice del Museo e ad alcuni dei grandi nomi presenti in collezione, come il compianto ma eterno amico Gillo Dorfles.
Polidori presenterà due lavori, uno prettamente scultoreo in acciaio corten, evoluzione logica e naturale delle sue ormai classiche sedute Anagramma in plexiglass (l’altro esemplare). Rimarrà sempre intatto e presente il concetto di componibilità e scomponibilità, con il desiderio e la capacità, in questo caso, di sfidare condizioni metereologiche e il salino naturale dell’ambiente che le ospiterà. L’approccio scultoreo delle sue opere è già stato consacrato nel 2017 a Venezia da grandi nomi e penne del mondo dell’Arte, ma l’ingresso nel Museo del Parco di Portofino permette di scrivere un’importante pagina di storia del Design di autoproduzione e di pezzo unico che a pieno diritto può essere dichiarato Arte da vivere nel quotidiano, coinvolgendo anche il senso del tatto e raggiungendo così una nuova dimensione.
Le opere di Polidori omaggiano il nuovo logo del Museo del Parco di Portofino, diventando anche testimonianza di evoluzione al futuro della collezione museale. - (PRIMAPRESS)