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La protesta di un presidio del Comitato dei Commercianti dell'Agro Nolano contro l'ultimo Dpcm

  • di RED-CEN
  • in Campania
La protesta di un presidio del Comitato dei Commercianti dell'Agro Nolano contro l'ultimo Dpcm
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Scoppia la protesta dei piccoli esercenti anche nel nolano con slogan che annunciano la scomparsa delle realtà imprenditoriali del terziario e sopratutto della ristorazione non senza un pizzico di amara ironia.  "E' tornata alla casa del padre l'Osteria Vini & Boccacci" si legge in manifesti in stile mortuario. Sono esempi di testi di alcuni dei tanti manifesti funebri affissi nell'agro - nolano nelle ultime ore che annunciano la chiusura di attività commerciali della zona. Oggi, alle ore 18 (ora in cui non è più possibile consumare nei locali secondo gli ultimi decreti), in concomitanza alle manifestazioni che avverranno in altri luoghi della Campania e d'Italia, il "Comitato Commercianti Agro Nolano" e i cittadini scenderanno in piazza Duomo (a Nola) per contestare (in modo pacifico) i "sistemi scellerati di un governo disorganizzato, che in ben otto mesi non è stato capace di organizzarsi per l'emergenza e preferisce far morire le nostre attività!"... Queste le parole dei promotori dell'iniziativa. La manifestazione avverrà mantenendo le dovute distanze segnalate su dei cerchi bianchi.
Il "Comitato Commercianti Agro Nolano" unito all'intera cittadinanza e a tutti coloro che sono stati colpiti dalle conseguenze nefaste della pandemia scende in piazza per difendere la dignità, calpestata dalla preclusione di uno dei diritti più importanti sanciti dalla Costituzione, ovvero il lavoro. Tutti coloro che protesteranno questa sera chiedono: l'eliminazione dei limiti di orario lavorativo; l'incremento dei posti in terapia intensiva; tutela economica al 100% per tutte le attività costrette a rimanere chiuse perchè creano assembramento; erogazione immediata della cassa integrazione e sua detassazione; esoneri fiscali per i mesi di sospensione e/o limitazione delle attività; blocco degli affitti e riduzione del 50% degli importi per l'anno seguente alla fine della pandemia; azzeramento dei costi fissi in bolletta; contributi economici reali e tempestivi per i ristoratori. - (PRIMAPRESS)