Slobodanka Ciric e Mila Maraniello alla IV edizione del Premio Annalisa Durante
- di Giuseppe Giorgio
- in Campania
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Continueranno fino a venerdì 24 febbraio gli appuntamenti per la IV Edizione del Premio Nazionale “Annalisa Durante”, dedicato alla giovane vittima innocente della camorra. La manifestazione divisa tra la rabbia e la nostalgia per una ragazza strappata alla vita da un destino assurdo che, quest'anno, per uno dei suoi appuntamenti intitolato “Trentatré -Chiamata alle Arti per Annalisa” (tali sarebbero stati gli anni compiuti dalla ragazza) ha visto molti artisti all'opera nel ricordo di quella giovane di 14 anni dagli occhi azzurri, morta solo per essersi trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Così, sull'onda dell'emozioni e dei sentimenti di una comunità contraria ad ogni forma di violenza, mentre l'attore e commediografo Enzo Moscato, aderendo all'invito di Paolo Siani, Maurizio De Giovanni e Lorenzo Morone, ha scritto una canzone per il compleanno di Annalisa, tra gli ospiti a offrire il loro contributo per una causa fatta di speranza e amore sono intervenute anche le artiste Slobodanka Ciric e Mila Maraniello. Una scrittrice e performer di origine serba e una digital artist promettente che nella Biblioteca a porte aperte che porta il nome di Annalisa, in Via Vicaria Vecchia, 23, hanno emozionato il pubblico presente, tra cui Giovanni Durante il padre di Annalisa e il presidente dell’Associazione “Annalisa Durante”, Pino Perna. Rendendo lucidi gli occhi degli spettatori conducendoli in una magica dimensione fatta di versi e sentimenti profondi, l'artista Ciric ha presentato una intensa performance recitando i versi della sua poesia “TraPianto”, ispirata alla donazione degli organi della povera Annalisa avvenuta dopo la sua morte, mentre a scorrere alle sue spalle sono state le introspettive immagini del video realizzato da Mila Maraniello con alcune delle sue opere. “Non mi stancherò mai di ribadire - ha detto la performer e scrittrice Ciric- che ogni artista deve rimanere necessariamente cronista e testimone del proprio tempo. Personalmente, metto sempre la mia arte al servizio del prossimo. Così è stato anche quando mi sono avvicinata ad un tema come quello del trapianto degli organi. La cronaca ci informa continuamente di turismo trapiantologico, di bambini e profughi scomparsi nel nulla, di guerre passate e attuali che sono raccordo ideale per i trafficanti. Tenendo in considerazione che il numero dei donatori è assai più basso dal numero delle persone che necessitano di un trapianto, credo che ognuno di noi debba agire in modo coscienzioso ed esprimere la propria volontà affermativa sulla donazione, non solamente come un nobile atto d’amore, un esempio di samaritanesimo o una forma di carità cristiana ma, soprattutto, come lotta al mercato dell’orrore”. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Polis , l’USR Campania del Ministero dell’Istruzione e il Comune di Napoli anche quest'anno il Premio Nazionale “Annalisa Durante” si è trasformato in un monito per una società civile e in un momento di arte sinonimo di amore e fede per un domani senza più vittime innocenti e strade insanguinate. - (PRIMAPRESS)