Auto: la rinascita della Testadoro e dell'Isotta Fraschini. Pochi esemplari per l'ex Balilla e i test in pista per LMH Tipo 6
- di RED-ROM
- in Motori & Nautica
(PRIMAPRESS) - TORINO - La passione per i marchi che hanno fatto la storia dei motori nel mondo non si esaurisce mai. La dimostrazione è di due iniziative che abbiamo voluto mettere insieme per raccontare questa voglia di far rivivere autentiche leggende delle quattro ruote. Nel torinese, infatti, tornerà a rivivere il marchio Testadoro che caratterizzo le gare automobilistiche degli anni Trenta mentre con una operazione finanziaria nel milanese rinascerà la storica casa automobilistica Isotta Fraschini.
Dario Pasqualini, artista di Cumiana (TO), ha rilevato il marchio Testadoro, casa costruttrice di automobili attiva a Torino dal 1946 al 1949, quando le vetture venivano realizzate nelle botteghe, sotto le sapienti mani degli artigiani battilastra, veri e propri artisti delle quattro ruote che al posto della mattita e dei bozzetti adoperavano tondini di ferro per "disegnare" le linee delle carrozzerie. Il nome Testadoro è stato utilizzato per la prima volta su una speciale testata per motori (originariamente Fiat 508 “Balilla”) progettata dall’ingegnere Arnaldo Roselli alla fine degli anni ’30 del Novecento. Il termine “Testadoro” venne coniato in conseguenza del caratteristico colore della testata stessa, fusa originariamente in bronzo. In seguito all’incontro con l’imprenditore torinese Giorgio Giusti, la testata venne prodotta anche per la più popolare Fiat 500 detta “Topolino”, il che consentì ai produttori una maggiore diffusione del prodotto e ai possessori della vendutissima utilitaria torinese un aumento della potenza, unito, secondo la pubblicità dell’epoca, ad una diminuzione dei consumi. Appassionato di auto, soprattutto di corse, Giusti pensò di pubblicizzare la sua testata costruendo e portando in pista delle vetture da competizione. Nella sua breve carriera di azienda costruttrice, la cui ragione sociale era “Casa dell’Auto” di Giorgio Giusti, con sede a Torino, produsse nove vetture da corsa con il marchio Testadoro. Ora Pasqualini ci riprova per un numero limitato di vettura su richiesta.
Operazione più complessa quello della rinascita del marchio Isotta Fraschini con un piano di sviluppo 100 milioni di euro come spiega Alessandro Fassina, il presidente del gruppo che condurrà l'operazione finanziaria. L'obiettivo di vendita è di 50 esemplari in 4 anni. Sarà una hypercar biposto con il primo esemplare consegnato nel 2026 ma c'è già un prototipo che verrà utilizzato nelle competizioni per i test. I mercati di riferimento saranno Canada, Usa, Emirati Arabi e Cina anche se un italiano è già in lista. - (PRIMAPRESS)
Dario Pasqualini, artista di Cumiana (TO), ha rilevato il marchio Testadoro, casa costruttrice di automobili attiva a Torino dal 1946 al 1949, quando le vetture venivano realizzate nelle botteghe, sotto le sapienti mani degli artigiani battilastra, veri e propri artisti delle quattro ruote che al posto della mattita e dei bozzetti adoperavano tondini di ferro per "disegnare" le linee delle carrozzerie. Il nome Testadoro è stato utilizzato per la prima volta su una speciale testata per motori (originariamente Fiat 508 “Balilla”) progettata dall’ingegnere Arnaldo Roselli alla fine degli anni ’30 del Novecento. Il termine “Testadoro” venne coniato in conseguenza del caratteristico colore della testata stessa, fusa originariamente in bronzo. In seguito all’incontro con l’imprenditore torinese Giorgio Giusti, la testata venne prodotta anche per la più popolare Fiat 500 detta “Topolino”, il che consentì ai produttori una maggiore diffusione del prodotto e ai possessori della vendutissima utilitaria torinese un aumento della potenza, unito, secondo la pubblicità dell’epoca, ad una diminuzione dei consumi. Appassionato di auto, soprattutto di corse, Giusti pensò di pubblicizzare la sua testata costruendo e portando in pista delle vetture da competizione. Nella sua breve carriera di azienda costruttrice, la cui ragione sociale era “Casa dell’Auto” di Giorgio Giusti, con sede a Torino, produsse nove vetture da corsa con il marchio Testadoro. Ora Pasqualini ci riprova per un numero limitato di vettura su richiesta.
Operazione più complessa quello della rinascita del marchio Isotta Fraschini con un piano di sviluppo 100 milioni di euro come spiega Alessandro Fassina, il presidente del gruppo che condurrà l'operazione finanziaria. L'obiettivo di vendita è di 50 esemplari in 4 anni. Sarà una hypercar biposto con il primo esemplare consegnato nel 2026 ma c'è già un prototipo che verrà utilizzato nelle competizioni per i test. I mercati di riferimento saranno Canada, Usa, Emirati Arabi e Cina anche se un italiano è già in lista. - (PRIMAPRESS)