Riparte il car-sharing ma il virologo Pregliasco avverte: "assicuratevi della sanificazione dell'auto"
- di Paolo Silvestrelli
- in Motori & Nautica
(PRIMAPRESS) - ROMA - Tra gli effetti provocati dal lungo lockdown e sul ripensamento degli stili di vita c’è anche quello della mobilità urbana. Se prima dell’epidemia il fenomeno del car sharing era aumentato già notevolmente, ora le previsioni degli scenari nell’immediato futuro sembrano confermare un trend cospicuo a doppia cifra. Ma anche questo settore dovrà fare i conti con le misure di contenimento alla diffusione del virus ancora vigenti a partire dalla sanificazione dei veicoli ad ogni cambio di noleggio.
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco le superfici da pulire assolutamente sono il volante e le leve laterali, poi il cruscotto e tutti i pulsanti. Infine è importante passare il prodotto disinfettante sul cambio e sul freno a mano. È bene disinfettare anche la portiera interna e le maniglie, anche quella esterna. Per gli interni in pelle è meglio non usare prodotti generici a base di cloro o alcool, più aggressivi, ma sostituirli con prodotti specifici, che chiaramente devono comunque essere disinfettanti. Operazioni che richiederanno particolare attenzione. Popmove, il primo social mobility network, ad esempio, ha adottato un protocollo di igienizzazione e sanificazione che si basa su un procedimento chiamato “Covid Car Free” che prevede tre livelli di sanificazione degli autoveicoli, chiamati CCF1, CCF2 e CCF3. Ogni livello si declina a sua volta in ulteriori step. Il CCF1 prevede come primo passaggio la “fine contaminazione ambientale”, con un tempo di attesa utile a stemperare l’eventuale carica infettiva fino al suo azzeramento. Si passa poi all’igienizzazione: l’operatore entra nell’abitacolo munito di tuta mascherina, guanti e parascarpe e compie la prima disinfezione sulle parti rigide. Si siede solo dopo aver posizionato il coprisedile in plastica monouso e inserisce una scheda COVID CAR FREE all’interno del vano portaoggetti con indicato processo di sanificazione, data, orario, chilometraggio, firma dell’operatore e prodotti utilizzati. Inoltre posiziona una boccetta con gel disinfettante per il futuro noleggiatore, consigliando l’utilizzo prima di toccare volante e cambio. La Fase CCF2 prevede il lavaggio interno dell’auto in tutte le sue parti e a seguire la sanificazione aerea attraverso un prodotto monouso che viene posizionato a ridosso delle bocchette di aerazione: un processo che si realizza attraverso l’accensione del condizionatore dell’autoveicolo per 15 minuti. Si passa poi al lavaggio esterno dell’autoveicolo. Una volta esaurita questa pulizia, l’operatore prima di entrare in contatto con l’auto sanificata cambia tuta, guanti e parascarpe, posiziona il coprisedile e sposta l’autoveicolo.
L’ultima fase è la CCF3: un operatore con un nebulizzatore a vapore sanifica tutto l’abitacolo in ogni suo punto, compreso il vano portabagagli, per almeno 30 minuti, per poi lasciare posare il prodotto per altri 15 minuti.
“La nostra è una scelta impegnativa, ma coerente con gli alti standard di servizio che da sempre Popmove punta a garantire” spiega l’amministratore delegato, Alberto Cassone. - (PRIMAPRESS)
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco le superfici da pulire assolutamente sono il volante e le leve laterali, poi il cruscotto e tutti i pulsanti. Infine è importante passare il prodotto disinfettante sul cambio e sul freno a mano. È bene disinfettare anche la portiera interna e le maniglie, anche quella esterna. Per gli interni in pelle è meglio non usare prodotti generici a base di cloro o alcool, più aggressivi, ma sostituirli con prodotti specifici, che chiaramente devono comunque essere disinfettanti. Operazioni che richiederanno particolare attenzione. Popmove, il primo social mobility network, ad esempio, ha adottato un protocollo di igienizzazione e sanificazione che si basa su un procedimento chiamato “Covid Car Free” che prevede tre livelli di sanificazione degli autoveicoli, chiamati CCF1, CCF2 e CCF3. Ogni livello si declina a sua volta in ulteriori step. Il CCF1 prevede come primo passaggio la “fine contaminazione ambientale”, con un tempo di attesa utile a stemperare l’eventuale carica infettiva fino al suo azzeramento. Si passa poi all’igienizzazione: l’operatore entra nell’abitacolo munito di tuta mascherina, guanti e parascarpe e compie la prima disinfezione sulle parti rigide. Si siede solo dopo aver posizionato il coprisedile in plastica monouso e inserisce una scheda COVID CAR FREE all’interno del vano portaoggetti con indicato processo di sanificazione, data, orario, chilometraggio, firma dell’operatore e prodotti utilizzati. Inoltre posiziona una boccetta con gel disinfettante per il futuro noleggiatore, consigliando l’utilizzo prima di toccare volante e cambio. La Fase CCF2 prevede il lavaggio interno dell’auto in tutte le sue parti e a seguire la sanificazione aerea attraverso un prodotto monouso che viene posizionato a ridosso delle bocchette di aerazione: un processo che si realizza attraverso l’accensione del condizionatore dell’autoveicolo per 15 minuti. Si passa poi al lavaggio esterno dell’autoveicolo. Una volta esaurita questa pulizia, l’operatore prima di entrare in contatto con l’auto sanificata cambia tuta, guanti e parascarpe, posiziona il coprisedile e sposta l’autoveicolo.
L’ultima fase è la CCF3: un operatore con un nebulizzatore a vapore sanifica tutto l’abitacolo in ogni suo punto, compreso il vano portabagagli, per almeno 30 minuti, per poi lasciare posare il prodotto per altri 15 minuti.
“La nostra è una scelta impegnativa, ma coerente con gli alti standard di servizio che da sempre Popmove punta a garantire” spiega l’amministratore delegato, Alberto Cassone. - (PRIMAPRESS)