Elezioni, Finocchiaro: "Sono delusa dai toni di Monti"
- di RED-CENTRALE
- in Politica
(PRIMAPRESS) - ROMA - "Quello che più mi ha deluso è questo modo di affrontare la campagna elettorale, come se i problemi fossero scomparsi. Sembra non ci siano più disoccupazione, problemi delle famiglie, aumento di divario tra Nord e Sud... Il premier Monti vada nell’Italia reale, si confronti di più con la propria coscienza e vedrà che la strada sarà chiara. Lasci stare i giochini di marketing elettorale". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato e capolista in Puglia, in un'intervista oggi sull'Unità.
"Le elezioni - prosegue Anna Finocchiaro - le vinceremo noi ed è con noi che Monti, Fini e Casini dovranno confrontarsi. Inasprire i toni della campagna elettorale, come loro stanno facendo, mi sembra un sintomo di debolezza, di miopia e per qualche verso di irresponsabilità da parte del terzo polo. E a Casini, che vede nell’asprezza dei toni di Bersani un segno di debolezza, dico, considerato che conosce i Sacri Testi, cosa può essere l’'ira dei giusti'?"
"Come ricostruire un dialogo dopo il voto? Questa domanda - risponde Anna Finocchiaro - bisognerebbe porla al professor Monti e ai suoi suggeritori di marketing elettorale. Noi vogliamo onorare la promessa fatta agli italiani di un governo stabile e coeso e ripetiamo che, per questo, all'orizzonte c'é la possibilità di un’alleanza tra progressisti e moderati. Monti dovrebbe cercare il consenso dell’elettorato moderato che prima votava centrodestra. Ci sono tanti modi di fare la campagna elettorale: ci si sfidi sui temi concreti, mettiamo a confronto le nostre risposte ai problemi reali del Paese e poi lasciamo che siano gli elettori a decidere". Crede davvero che siano i poteri forti a remare contro la vostra vittoria? "Penso - risponde Anna Finocchiaro - che ci sia un rinnovarsi di una sorta di 'conventio ad excludendum' nei confronti del Pd da parte dei settori conservatori di privilegi e poteri di ogni genere, finanziari, economici e di altro tipo. A tutto ciò si aggiunge che il partito più grande del Paese, naturalmente destinato a vincere, sta sullo stomaco alle altre forze politiche". - (PRIMAPRESS)
"Le elezioni - prosegue Anna Finocchiaro - le vinceremo noi ed è con noi che Monti, Fini e Casini dovranno confrontarsi. Inasprire i toni della campagna elettorale, come loro stanno facendo, mi sembra un sintomo di debolezza, di miopia e per qualche verso di irresponsabilità da parte del terzo polo. E a Casini, che vede nell’asprezza dei toni di Bersani un segno di debolezza, dico, considerato che conosce i Sacri Testi, cosa può essere l’'ira dei giusti'?"
"Come ricostruire un dialogo dopo il voto? Questa domanda - risponde Anna Finocchiaro - bisognerebbe porla al professor Monti e ai suoi suggeritori di marketing elettorale. Noi vogliamo onorare la promessa fatta agli italiani di un governo stabile e coeso e ripetiamo che, per questo, all'orizzonte c'é la possibilità di un’alleanza tra progressisti e moderati. Monti dovrebbe cercare il consenso dell’elettorato moderato che prima votava centrodestra. Ci sono tanti modi di fare la campagna elettorale: ci si sfidi sui temi concreti, mettiamo a confronto le nostre risposte ai problemi reali del Paese e poi lasciamo che siano gli elettori a decidere". Crede davvero che siano i poteri forti a remare contro la vostra vittoria? "Penso - risponde Anna Finocchiaro - che ci sia un rinnovarsi di una sorta di 'conventio ad excludendum' nei confronti del Pd da parte dei settori conservatori di privilegi e poteri di ogni genere, finanziari, economici e di altro tipo. A tutto ciò si aggiunge che il partito più grande del Paese, naturalmente destinato a vincere, sta sullo stomaco alle altre forze politiche". - (PRIMAPRESS)