Stop a Mare Nostrum. Sulla decisione forse anche lo spettro di Ebola
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(PRIMAPRESS) - ROMA – Lo stop a Mare nostrum arriva oggi ufficialmente con la decisione del governo italiano anticipata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, durante un’informativa alla Camera. “Mare nostrum non convivrà con Triton, ma sarà chiusa. D'accordo con il premier, ad un prossimo Consiglio dei ministri sarà deliberata la conclusione dell'operazione – ha detto Alfano -Ci sono 19 Stati oltre all'Italia che parteciperanno all'operazione Triton coordinata da Frontex, il cui budget sarà incrementato di 20 milioni di euro aggiuntivi per l'anno 2015. L'operazione costerà 3 milioni di euro, meno di un terzo di quanto è costata Mare Nostrum e a pagare non sarà solo l'Italia". La decisione del Governo era stata già ventilata anche ieri dal ministro Lupi durante un suo intervento in occasione dell’Assemblea Generale di Confitarma, la Confederazione italiana degli Armatori.
L'annuncio di Alfano arriva proprio mentre è in visita ufficiale a Roma il direttore generale di Frontex, Gil Arias Fernandez, che in un incontro questa mattina con la stampa ha spiegato le finalità dell’operazione Triton. Fernandenz ha precisato l’estraneità delle due operazioni che hanno finalità diverse e non sostituirà Mare nostrum. Triton partirà il 1 novembre e avrà solo il compito della gestione dei confini. Dunque con lo stop di Mare Nostrum e i diversi ruoli di Triton, resterebbe in alto mare la questione ricerca e salvataggio di cui si era fatto carico finora la Marina Italiana. Su questo punto si sono levate diverse voci anche tra le forze di maggioranza di Governo denunciando il rischio di lasciare i profughi ai loro destini. Nelle complesse maglie della vicenda, tuttavia, non si esclude che la ferma decisione di mettere fine all’operazione Mare Nostrum, sia arrivata anche per l’allarme sociale generato dal pericolo di epidemia di Ebola. - (PRIMAPRESS)