Fotografia: una nuova call della Creatività Contemporanea del Mibact per documentare il post-lockdown
- di Paolo Silvestrelli
- in Tempo libero
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea, parte una nuova call fotografica per individuare 20 progetti di artisti under 40. Dovranno narrare l’Italia nel periodo post-lockdown, dall'emergenza sanitaria che via via ha attraversato l’attualità guardando anche ad un futuro lontano.
L’iniziativa fa seguito all’edizione precedente, REFOCUS. Open call fotografica sul territorio italiano all'epoca del lockdown, e questa appena lanciata vuole vederne la trasformazione stimolando una riflessione sulle trasformazioni in corso e gli scenari futuri, attraverso il sostegno all'attività degli artisti, a cui viene riconosciuto un ruolo fondamentale all'interno della società.
Fotografi, artisti e operatori visivi under 40 residenti in Italia possono inviare le proprie candidature presentando una serie da 5 a 10 immagini, intese anche come esemplificative di un lavoro più ampio, entro le ore 12.00 del 2 novembre 2020 all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
A valutare la selezione dei lavori sarà una giuria composta da Paolo Castelli, storico dell’arte, funzionario della DGCC | MiBACT; Matteo Balduzzi, curatore del Museo di Fotografia Contemporanea; Paola Di Bello, artista e direttrice del biennio specialistico di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera; Davide Giannella, curatore indipendente; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e docente presso l’Università degli Studi di Bergamo.
I lavori selezionati saranno presentati, insieme a quelli premiati per la prima edizione, in una mostra presso Triennale Milano nel corso del 2021. Una selezione delle opere prodotte, d’intesa con i singoli autori, potrà essere acquisita ed entrare a far parte delle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.
- (PRIMAPRESS)