Congo: sotto osservazione e misure restrittive dell’Ue per diversi funzionari della Repubblica
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Il Consiglio Europeo ha deciso oggi di mantenere le misure restrittive esistenti nei confronti di diverse persone nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) fino al 12 dicembre 2022. La decisione è stata presa sulla base di una valutazione della situazione politica nel Paese e dei singoli casi.
Attualmente 10 persone sono soggette al congelamento dei beni e al divieto di entrare nell'Unione europea. Inoltre, alle persone e agli enti dell'UE è fatto divieto di mettere a disposizione di coloro che figurano nell'elenco fondi, né direttamente né indirettamente.
Misure restrittive individuali autonome dell'UE in considerazione della situazione nella RDC sono state adottate dal Consiglio per la prima volta nel 2016 in risposta, in particolare, alle violazioni dei diritti umani e all'ostruzione del processo elettorale.
Il Consiglio - si legge nella nota di Bruxelles - "ritiene che le misure esistenti restino valide alla luce dell'attuale situazione politica e utili per combattere l'impunità e prevenire nuove violazioni dei diritti umani da parte di attori statali e non statali".
A questo proposito, l'UE è particolarmente preoccupata per i rapporti delle Nazioni Unite che evidenziano un aumento dei discorsi di odio e dei messaggi nello spazio pubblico e sui social media che invocano violenza, discriminazione e ostilità, spesso diretti contro gruppi etnici o personaggi pubblici.
Il Consiglio continuerà a monitorare da vicino la situazione nella RDC nei prossimi mesi, riesaminerà ulteriormente le misure restrittive alla luce degli sviluppi e potrebbe prendere in considerazione ulteriori misure restrittive, se necessario, compreso, eventualmente, ampliando le attuali basi per l'imposizione di tali misure . - (PRIMAPRESS)
Attualmente 10 persone sono soggette al congelamento dei beni e al divieto di entrare nell'Unione europea. Inoltre, alle persone e agli enti dell'UE è fatto divieto di mettere a disposizione di coloro che figurano nell'elenco fondi, né direttamente né indirettamente.
Misure restrittive individuali autonome dell'UE in considerazione della situazione nella RDC sono state adottate dal Consiglio per la prima volta nel 2016 in risposta, in particolare, alle violazioni dei diritti umani e all'ostruzione del processo elettorale.
Il Consiglio - si legge nella nota di Bruxelles - "ritiene che le misure esistenti restino valide alla luce dell'attuale situazione politica e utili per combattere l'impunità e prevenire nuove violazioni dei diritti umani da parte di attori statali e non statali".
A questo proposito, l'UE è particolarmente preoccupata per i rapporti delle Nazioni Unite che evidenziano un aumento dei discorsi di odio e dei messaggi nello spazio pubblico e sui social media che invocano violenza, discriminazione e ostilità, spesso diretti contro gruppi etnici o personaggi pubblici.
Il Consiglio continuerà a monitorare da vicino la situazione nella RDC nei prossimi mesi, riesaminerà ulteriormente le misure restrittive alla luce degli sviluppi e potrebbe prendere in considerazione ulteriori misure restrittive, se necessario, compreso, eventualmente, ampliando le attuali basi per l'imposizione di tali misure . - (PRIMAPRESS)