Corte penale internazionale: domani si celebra la data della sua istituzione con il nuovo procuratore Karim Khan
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Con una frase che sembra scolpita nel marmo: "L'impunità non deve essere un'opzione. Da nessuna parte. Per nessuno", domani 17 luglio si celebra la storica adozione dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI) nel 1998, come momento importante per riflettere sull'importanza di combattere l'impunità e portare giustizia per le vittime dei crimini più gravi: genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. In quanto prima e unica corte penale internazionale permanente al mondo, essa svolge un ruolo cruciale in un ordine globale basato su regole condivise e nel portare avanti la lotta contro l'impunità per i crimini internazionali. Nonostante questo ruolo cruciale, secondo quanto riportato da una nota di Bruxelles, il suo lavoro e la sua indipendenza continuano a essere spesso messi in discussione. L'Unione europea è impegnata a tutelare l'indipendenza giudiziaria della Corte penale internazionale e l'integrità dello Statuto di Roma.
"Lavoreremo insieme alla Corte e a tutti gli Stati per rendere la Corte penale internazionale più forte ed efficace, anche attraverso il processo di revisione in corso del funzionamento della Corte, garantendo al contempo che i principi e i valori fondamentali sanciti dallo Statuto di Roma siano sostenuti e protetti". Si legge ancora nella nota.
Di qui, l'impegno dell'Unione europea di continuerà a fornire sostegno diplomatico, politico e finanziario alla CPI, per consentirle di svolgere efficacemente il suo lavoro vitale a favore delle vittime di gravi crimini internazionali. Inoltre, l'UE ei suoi Stati membri continueranno ad adoperarsi a favore della ratifica universale e della piena attuazione dello Statuto di Roma.
Alla Corte Penale Internazionale è arrivato lo scorso giugno Karim Khan che ha sostituito la procuratrice capo Fatou Bensouda. L'anglo-pakistano Khan, che aveva difeso da avvocato il figlio di Gheddafi, dovrà guidare una macchina legislativa di 900 dipendenti ma che in tutti questi anni ha emesso solo tre condanne. - (PRIMAPRESS)
"Lavoreremo insieme alla Corte e a tutti gli Stati per rendere la Corte penale internazionale più forte ed efficace, anche attraverso il processo di revisione in corso del funzionamento della Corte, garantendo al contempo che i principi e i valori fondamentali sanciti dallo Statuto di Roma siano sostenuti e protetti". Si legge ancora nella nota.
Di qui, l'impegno dell'Unione europea di continuerà a fornire sostegno diplomatico, politico e finanziario alla CPI, per consentirle di svolgere efficacemente il suo lavoro vitale a favore delle vittime di gravi crimini internazionali. Inoltre, l'UE ei suoi Stati membri continueranno ad adoperarsi a favore della ratifica universale e della piena attuazione dello Statuto di Roma.
Alla Corte Penale Internazionale è arrivato lo scorso giugno Karim Khan che ha sostituito la procuratrice capo Fatou Bensouda. L'anglo-pakistano Khan, che aveva difeso da avvocato il figlio di Gheddafi, dovrà guidare una macchina legislativa di 900 dipendenti ma che in tutti questi anni ha emesso solo tre condanne. - (PRIMAPRESS)