Eurobarometro: richiesta di democrazia e salute nel sentiment dei cittadini nel sondaggio del Parlamento Europeo
- di RED-ROM
- in Europa
(PRIMAPRESS) - BRUXELLES - Conflitti, mercati economici depressi e inflazione, lotta alla pandemia, hanno creato un stato di tensione all'interno dell'Europa. Ma qual è il sentiment degli europei alla luce di questi anni non privi di scossoni? Eurobarometro, il sondaggio periodico condotto dal Parlamento Europeo in questi ultimi mesi, ha messo in luce due aspetti fondamentali: che i cittadini ritengono la democrazia il primo valore da difendere per l'Unione europea e la salute è quella che dovrebbe essere invece la prima priorità politica.
Quasi un terzo degli intervistati (32%) ha scelto la democrazia come valore europeo di primo piano da difendere, seguita dalla libertà d’espressione e di pensiero (27%) e dalla tutela dei diritti umani nell'Ue e nel mondo (25%, in Italia il 20%).
Undici Stati membri pongono al primo posto la difesa della democrazia: Svezia, Germania, Finlandia, Italia, Danimarca, Austria, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica ceca e Ungheria. In Cecoslovacchia e Ungheria la protezione dei diritti dell'uomo è al primo posto.Anche per l’Italia la difesa della democrazia risulta il primo valore che il Parlamento europeo dovrebbe impegnarsi a difendere, scelto dal 36% (4 punti in più della media Ue) degli intervistati, seguita sempre dalla libertà di pensiero (29%, +2). Per gli italiani è però l’uguaglianza tra uomini e donne il terzo valore da difendere, al 25% (media Ue al 24%), seguita dalla solidarietà tra gli Stati membri e le sue regioni e dalla libertà di movimento, entrambi al 21%, un punto sopra la tutela dei diritti umani nella Ue e nel mondo.
I cittadini europei considerano la sanità pubblica con il 42% come la principale priorità politica per il Parlamento, seguita da vicino dalla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale (40%) e dall'azione contro il cambiamento climatico (39%).
In particolare dai giovani arriva la considerazione della lotta contro il cambiamento climatico come la loro priorità assoluta per il Parlamento, insieme all'attenzione per il futuro dell'Europa.
Andando ad esaminare le risposte per singolo Paese, anche per gli italiani la sanità pubblica è principale priorità politica, ma con sostegno del 59%, di 17 punti superiore alla media Ue, mentre al secondo posto indicano il supporto Ue all’economia e alla creazione dei nuovi posti di lavoro (46%, contro il 32% della media europea). Quindi l’azione contro il cambiamento climatico, al 37%, supera di un punto la lotta alla povertà e l’esclusione sociale.
Il sostegno dei cittadini all'Unione europea e, in particolare, al Parlamento europeo è aumentato notevolmente durante la pandemia da Covid-19.
Un'ampia maggioranza di cittadini dell'Ue (58%) sostiene un ruolo più importante per il Parlamento europeo in futuro, mentre la quota di cittadini dell'Ue con un'immagine positiva del Parlamento europeo è cresciuta di 12 punti dal 2015, arrivando al 36%, con un aumento di 3 punti dal 2019. Tuttavia il 45% degli intervistati ha una visione neutrale dell’istituzione. Il 17% ha un'immagine negativa.
La maggioranza dei cittadini dell'Ue (62%, in Italia il 44%, ma con un incremento del 5% dal rilevamento di fine 2020) considera positiva l'adesione all'Ue del proprio Paese, con solo il 9% che afferma il contrario (in Italia il 14%, -2%). In ambito europeo si tratta del risultato più alto dal 2007.
Quasi tre quarti degli intervistati (72%, in Italia il 63%, con un aumento di ben 11 punti) affermano che il loro paese ha beneficiato del l'adesione all'Ue. In questa linea, la maggioranza degli intervistati (63%) afferma di essere ottimista sul futuro dell'Ue. - (PRIMAPRESS)
Quasi un terzo degli intervistati (32%) ha scelto la democrazia come valore europeo di primo piano da difendere, seguita dalla libertà d’espressione e di pensiero (27%) e dalla tutela dei diritti umani nell'Ue e nel mondo (25%, in Italia il 20%).
Undici Stati membri pongono al primo posto la difesa della democrazia: Svezia, Germania, Finlandia, Italia, Danimarca, Austria, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica ceca e Ungheria. In Cecoslovacchia e Ungheria la protezione dei diritti dell'uomo è al primo posto.Anche per l’Italia la difesa della democrazia risulta il primo valore che il Parlamento europeo dovrebbe impegnarsi a difendere, scelto dal 36% (4 punti in più della media Ue) degli intervistati, seguita sempre dalla libertà di pensiero (29%, +2). Per gli italiani è però l’uguaglianza tra uomini e donne il terzo valore da difendere, al 25% (media Ue al 24%), seguita dalla solidarietà tra gli Stati membri e le sue regioni e dalla libertà di movimento, entrambi al 21%, un punto sopra la tutela dei diritti umani nella Ue e nel mondo.
I cittadini europei considerano la sanità pubblica con il 42% come la principale priorità politica per il Parlamento, seguita da vicino dalla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale (40%) e dall'azione contro il cambiamento climatico (39%).
In particolare dai giovani arriva la considerazione della lotta contro il cambiamento climatico come la loro priorità assoluta per il Parlamento, insieme all'attenzione per il futuro dell'Europa.
Andando ad esaminare le risposte per singolo Paese, anche per gli italiani la sanità pubblica è principale priorità politica, ma con sostegno del 59%, di 17 punti superiore alla media Ue, mentre al secondo posto indicano il supporto Ue all’economia e alla creazione dei nuovi posti di lavoro (46%, contro il 32% della media europea). Quindi l’azione contro il cambiamento climatico, al 37%, supera di un punto la lotta alla povertà e l’esclusione sociale.
Il sostegno dei cittadini all'Unione europea e, in particolare, al Parlamento europeo è aumentato notevolmente durante la pandemia da Covid-19.
Un'ampia maggioranza di cittadini dell'Ue (58%) sostiene un ruolo più importante per il Parlamento europeo in futuro, mentre la quota di cittadini dell'Ue con un'immagine positiva del Parlamento europeo è cresciuta di 12 punti dal 2015, arrivando al 36%, con un aumento di 3 punti dal 2019. Tuttavia il 45% degli intervistati ha una visione neutrale dell’istituzione. Il 17% ha un'immagine negativa.
La maggioranza dei cittadini dell'Ue (62%, in Italia il 44%, ma con un incremento del 5% dal rilevamento di fine 2020) considera positiva l'adesione all'Ue del proprio Paese, con solo il 9% che afferma il contrario (in Italia il 14%, -2%). In ambito europeo si tratta del risultato più alto dal 2007.
Quasi tre quarti degli intervistati (72%, in Italia il 63%, con un aumento di ben 11 punti) affermano che il loro paese ha beneficiato del l'adesione all'Ue. In questa linea, la maggioranza degli intervistati (63%) afferma di essere ottimista sul futuro dell'Ue. - (PRIMAPRESS)