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Una Brexit macchiata di sangue. I giorni della riflessione

  • di Maria Chiara Scanu
  • in Qui Londra
Una Brexit macchiata di sangue. I giorni della riflessione
(PRIMAPRESS) - LONDRA - L’uccisione della deputata 42enne Jo Cox ferma la campagna referendaria che avrebbe mandato al voto gli inglesi per sapere se uscire o restare in Unione Europea. La drammatica vicenda ha trovato tutti concordi nel bloccare immediatamente la discussione che in vista del voto referendario del 23 giugno era salita notevolmente nei toni ma che gli effetti collaterali dello scontro socio-politico potesse sfociare nel sangue non era stato affatto previsto e questo ha creato uno choc profondo non solo nelle due fazioni ma negli stessi cittadini. 
La deputata laburista dello Yorkshire, Jo Cox si era schierata apertamente, all’interno del suo partito a sfavore dell’uscita dalll’Unione Europea e mostrando di non essere d’accordo sulle politiche dure sull’immigrazione. Una posizione come tante che si stavano dividendo in questi giorni e che era diventato il tema di apertura di tutti i giornali da una settimana a questa parte. 
Prima di colpire, il 52enne assassino della Cox come ha riportato un testimone ferito nell’agguato mortale, ha urlato “Britain First”. L’assassino risulterà essere stato il gesto di uno squilibrato ma tuttavia l’azione fa comprendere che la tensione del paese è riuscita ad influenzare le menti più fragili. 
Ora in segno di rispetto per quanto accaduto i due fronti del Leave e del Remain hanno sospeso ogni azione di propaganda. Ora i commenti che si susseguiranno mostreranno un altro volto della Gran Bretagna ma non si sa quanto questo inciderà sull’esito finale. 
“La morte di Jo Cox è una tragedia» per la Gran Bretagna, ha commentato il premier David Cameron in una nota diffusa da Dowing Street - Era una parlamentare impegnata e premurosa, i miei pensieri vanno a suo marito Brendan e ai suoi due figli piccoli». Alle parole di Cameron hanno fatto eco quelle del leader laburista, James Corbin: “E’ una vera tragedia per la Gran Bretagna”. Lo stesso ex sindaco di Londra, Boris Johnson, impegnato a favore della Brexit ha deciso di sospendere la sua campagna referendaria.


- (PRIMAPRESS)