I Gilet Gialli tornano in piazza a Parigi. Tra loro anche No Mask e scuole
- di RED-ROM
- in Qui Parigi
(PRIMAPRESS) - PARIGI - Saranno giorni difficili i prossimi e non solo nella capitale francese ma in tutto il paese. Già 23 persone sono state fermate questa mattina dalla polizia a Parigi, dove è in programma il ritorno in piazza dei gilet gialli, affiancati nelle strade della capitale da gruppi di No Mask e dalla protesta dei proprietari delle discoteche costrette a chiudere dalle regole sanitarie.
Diverse manifestazioni di gruppi di gilet gialli sono in programma sugli Champs-Elysées, nonostante il divieto della Prefettura, a place de la Bourse, a place Wagram e ai piedi della basilica del Sacre-Coeur di Montmartre.
I cartelli inneggiano ad una “disobbedienza civile completa”. Gli slogan di estremisti si mescolano a quelli di cittadini che protestano contro il governo per la confusione generata dalla gestione della pandemia e dal confuso ritorno a scuola che potrebbe far lievitare a macchia d’olio il numero dei contagiati.
"Non possiamo avere saccheggi e caos sugli Champs-Elysées" ha detto questa mattina il prefetto Didier Lallement, spiegando il divieto di "qualsiasi assembramento" nei dintorni della famosa avenue, dell'Eliseo, dell'Assemblée Nationale e della sede del governo, palazzo Matignon ma nonostante i divieti la polizia si attende dai 4.000 ai 5.000 manifestanti, con presenze pericolosa da parti di sovversivi. Anche i cartelli dei manifestanti riconosciuti, tuttavia, non sono molto dissimili da quelli più facinorosi. E’ il segnale di una rabbia che può crescere. - (PRIMAPRESS)
Diverse manifestazioni di gruppi di gilet gialli sono in programma sugli Champs-Elysées, nonostante il divieto della Prefettura, a place de la Bourse, a place Wagram e ai piedi della basilica del Sacre-Coeur di Montmartre.
I cartelli inneggiano ad una “disobbedienza civile completa”. Gli slogan di estremisti si mescolano a quelli di cittadini che protestano contro il governo per la confusione generata dalla gestione della pandemia e dal confuso ritorno a scuola che potrebbe far lievitare a macchia d’olio il numero dei contagiati.
"Non possiamo avere saccheggi e caos sugli Champs-Elysées" ha detto questa mattina il prefetto Didier Lallement, spiegando il divieto di "qualsiasi assembramento" nei dintorni della famosa avenue, dell'Eliseo, dell'Assemblée Nationale e della sede del governo, palazzo Matignon ma nonostante i divieti la polizia si attende dai 4.000 ai 5.000 manifestanti, con presenze pericolosa da parti di sovversivi. Anche i cartelli dei manifestanti riconosciuti, tuttavia, non sono molto dissimili da quelli più facinorosi. E’ il segnale di una rabbia che può crescere. - (PRIMAPRESS)