Il nuovo corso della Guida Michelin che toglie una stella allo storico ristorante fondato da Paul Bocuse a Pont de Collonges
- di Paolo Silvestrelli
- in Qui Parigi
(PRIMAPRESS) - PARIGI - Giornata decisamente nera per L’Auberge du Pont de Collonges, il ristorante vicino Lione che è stata la mecca gourmet dello chef Paul Bocuse. La prestigiosa Guida Michelin lo ha declassato della terza stella. Dopo la morte del novantenne Bocuse nel 2018, si era sollevata qualche critica alla cucina tenuta dal trio di chef, Christophe Muller, Gilles Reinhardt e Olivier Couvin. Mantenere l’eredità lasciata da dall’inossidabile Paul, cresciuto in una famiglia bicentenaria di ristoratori, non deve essere stato semplice ma soprattutto cambiare dei tratti distintivi a favore della modernità a volte deve fare i conti con il “conservatorismo” dei palati di una clientela magari più agèe a cui non si può non servire la zuppa di tartufo nero, creata da Bocuse per celebrare il riconoscimento della Legione d’Onore o le uova in camicia al Beaujolaise, uova cotte in camicia nel vino rosso e servite con una riduzione dello stesso vino.
Per la cucina francese è la fine di un’epoca, considerato che il ristorante deteneva il massimo punteggio dal 1965, quindi da mezzo secolo abbondante.
La guida dello scorso anno, aveva visto già la retrocessione di Marc Haeberlin, Pascal Barbot e Marc Veyrat, e sarebbe stato solo un assaggio del nuovo corso. Si perché anche l’autorevole guida Michelin si è dovuta scrollare di dosso qualche critica di non oggettività piovutale addosso proprio da nomi della grand cousine. Ora la “rossa” è andata giù senza timori reverenziali a rivedere le posizioni anche degli intoccabili. - (PRIMAPRESS)
Per la cucina francese è la fine di un’epoca, considerato che il ristorante deteneva il massimo punteggio dal 1965, quindi da mezzo secolo abbondante.
La guida dello scorso anno, aveva visto già la retrocessione di Marc Haeberlin, Pascal Barbot e Marc Veyrat, e sarebbe stato solo un assaggio del nuovo corso. Si perché anche l’autorevole guida Michelin si è dovuta scrollare di dosso qualche critica di non oggettività piovutale addosso proprio da nomi della grand cousine. Ora la “rossa” è andata giù senza timori reverenziali a rivedere le posizioni anche degli intoccabili. - (PRIMAPRESS)