La Francia del fashion cede quote ai giganti cinesi del tessile
- di Maria Chiara Scanu
- in Qui Parigi
(PRIMAPRESS) - PARIGI - Se l’Italia del fashion vende alle multinazionali cinesi, non è da meno la Francia. Al gigante cinese del tessile Shandong Ruyi Technology Group, potrebbe andare una quota di maggioranza della SMCP, società parigina cui fanno capo i marchi di moda Sandro, Maje e Claude Pierlot.
Si fa così sempre più significativa la presenza di investimenti cinesi nell’industria francese; ora anche della moda.
La SMPC ha annunciato, il 31 Marzo, la presenza di un accordo esclusivo con il gigante cinese: se l’affare andrà in porto i fondatori di SMPC Evelyne Chetrite e Judith Milgrom e il fondo di private equity statunitense KKR − che nel 2013 aveva acquistato il 65% della compagnia e che si sta occupando della vendita − manterranno nella società una quota di minoranza.
Impegnandosi a mantenere la sede centrale di SMCP a Parigi, la Shandong Ruyi, in un comunicato, ha affermato di voler investire nella SMCP con l'ambizione di guidarne ulteriormente la crescita e di sostenerne lo sviluppo globale, anche in Asia.
Gli ingenti investimenti cinesi nei settori tradizionali francesi creano un certo allarme in Francia, in particolare nel caso di marchi di grande popolarità nel paese, come Sandro, Maje e Claudie Pierlot.
Una preoccupazione che l'economista Emmanuelle Auriol della Toulouse School of Economics, non vede: “Le preoccupazioni che con tutti questi investimenti esteri il patrimonio della Francia possa in qualche modo perdersi sono infondate.
L’Auriol ha sottolineato che − se la SMCP è comunque già controllata da un fondo di investimento che è americano, il KKR − gli investimenti esteri potrebbero invece , di fatto, dare nuove e concrete opportunità alle imprese francesi senza snaturarle o derubarle della loro storica identità.
- (PRIMAPRESS)
Si fa così sempre più significativa la presenza di investimenti cinesi nell’industria francese; ora anche della moda.
La SMPC ha annunciato, il 31 Marzo, la presenza di un accordo esclusivo con il gigante cinese: se l’affare andrà in porto i fondatori di SMPC Evelyne Chetrite e Judith Milgrom e il fondo di private equity statunitense KKR − che nel 2013 aveva acquistato il 65% della compagnia e che si sta occupando della vendita − manterranno nella società una quota di minoranza.
Impegnandosi a mantenere la sede centrale di SMCP a Parigi, la Shandong Ruyi, in un comunicato, ha affermato di voler investire nella SMCP con l'ambizione di guidarne ulteriormente la crescita e di sostenerne lo sviluppo globale, anche in Asia.
Gli ingenti investimenti cinesi nei settori tradizionali francesi creano un certo allarme in Francia, in particolare nel caso di marchi di grande popolarità nel paese, come Sandro, Maje e Claudie Pierlot.
Una preoccupazione che l'economista Emmanuelle Auriol della Toulouse School of Economics, non vede: “Le preoccupazioni che con tutti questi investimenti esteri il patrimonio della Francia possa in qualche modo perdersi sono infondate.
L’Auriol ha sottolineato che − se la SMCP è comunque già controllata da un fondo di investimento che è americano, il KKR − gli investimenti esteri potrebbero invece , di fatto, dare nuove e concrete opportunità alle imprese francesi senza snaturarle o derubarle della loro storica identità.
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