Marocco: Re Mohammed VI accetta aiuti solo da 4 paesi e scoppia la polemica per i ritardi
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - MAROCCO - Mentre si continua a scavare con le mani tra le macerie del centro storico di Marrakech, il più colpito del forte terremoto dei giorni scorsi, ci si chiede perché re Mohammed VI abbia accettato l'aiuto solo da 4 paesi: Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar nonostante altri Stati, Italia compresa si siano offerte per inviare aiuti. Il tempo in questi casi è prezioso ma i soli volontari senza attrezzature non possono bastare a tentare di salvare qualcuno ancora in vita sotto le macerie. Il re ha chiesto di pregare in tutte le moschee del regno ma monta la polemica per i ritardi degli interventi e per le migliaia di persone rimaste senza un tetto. I morti sono saliti ad oltre 2.100 e altrettanti i feriti che affollano gli ospedali.
Il Ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato l'aiuto offerto solo da quattro paesi “in questa fase specifica”, giustificando la sua decisione con la "valutazione precisa" dei bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente".
In ogni caso, il governo non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario: "Con l'avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte di sostegno presentate da altri paesi amici, secondo le esigenze specifiche di ogni fase". - (PRIMAPRESS)
Il Ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato l'aiuto offerto solo da quattro paesi “in questa fase specifica”, giustificando la sua decisione con la "valutazione precisa" dei bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente".
In ogni caso, il governo non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario: "Con l'avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte di sostegno presentate da altri paesi amici, secondo le esigenze specifiche di ogni fase". - (PRIMAPRESS)