Partygate: Johnson sordo alle richieste di dimissioni vola in Ucraina per incontrare Zelensky
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - LONDRA - I tabloid di questa mattina e le locandine delle vecchie edicole londinesi sono tutte costellate dai titoli del Partygate. Come era prevedibile ieri nel suo intervento alla Camera dei Comuni, Johnson ha chiesto scusa ma ha fatto capire di non avere nessuna intenzione di dimettersi. "Innanzitutto voglio chiedere scusa. Mi dispiace per le cose che semplicemente non sono andate bene e mi dispiace per il modo in cui è stata gestita la questione". La faccenda che ha mandato ai minimi storici la popolarità del premier e indispettito la Regina Elisabetta, è stata l'organizzazione di quel party tenuto a Downing Street durante il lockdown imposto in Gb, con l'aggravante di essere ancora in lutto per la morte del Principe Filippo.
Jonhson ha espresso gratitudine a Sue Gray, la funzionaria che ha redatto il report e ha detto di aver capito la lezione con l'espressione di uno scolaretto appena castigato. Poi il camaleontico premier ha respinto le richieste di dimissioni,affermando di voler attendere l'esito delle indagini di polizia. Ma ormai la sua popolarità è definitivamente compromessa e cerca di recuperare impegnandosi nella politica internazionale. Oggi, infatti, è volato in Ucraina. - (PRIMAPRESS)
Jonhson ha espresso gratitudine a Sue Gray, la funzionaria che ha redatto il report e ha detto di aver capito la lezione con l'espressione di uno scolaretto appena castigato. Poi il camaleontico premier ha respinto le richieste di dimissioni,affermando di voler attendere l'esito delle indagini di polizia. Ma ormai la sua popolarità è definitivamente compromessa e cerca di recuperare impegnandosi nella politica internazionale. Oggi, infatti, è volato in Ucraina. - (PRIMAPRESS)