Alberto Sordi Secret: il docufilm di Igor Righetti in uscita nelle sale anche in Svizzera e San Marino
- di C.F.
- in Cinema & Teatro
(PRIMAPRESS) - ROMA - Alberto Sordi, l’attore più amato e celebrato dal cinema italiano torna nelle sale cinematografiche nazionali e in quelle di Svizzera e Repubblica di San Marino a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo 104º compleanno. È un Alberto Sordi sconosciuto e inedito quello raccontato nel docufilm “Alberto Sordi secret” per la regia di Igor Righetti, nipote di Sordi che ha saputo tratteggiarne la figura più sconosciuta ed intima con un linguaggio cinematografico che ha impresso ritmo alla parte documentaristica con testimonianze di quanti hanno conosciuto da molto vicino l’attore: dal regista Pupi Avati all’annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, dalla nipote di Totò, Elena de Curtis, al re dei paparazzi Rino Barillari, da Patrizia e Giada de Blanck a Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi), il direttore della fotografia Sergio D’Offizi, da Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografici di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior. “La parte filmica - racconta Righetti - è ambientata negli anni 20-30 in costume con auto d’epoca dove io racconto l’infanzia, l’adolescenza di Alberto attraverso i ricordi di mio padre e mio nonno e poi da adolescente negli incontri con mio cugino Alberto”. Sorprendente il cast tra attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano ma anche vere e proprie rivelazioni come le interpretazioni di Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e a tre ragazzi di età diverse che impersonano l’attore (Marco Camuzzi, Flavio Raggi e Daniel Panzironi). C’è anche la partecipazione straordinaria del bassotto pet influencer, con oltre 46 mila follower su Instagram Byron Righetti. Il docufilm è stato prodotto da Massimiliano Filippini senza finanziamenti pubblici. Un aspetto sottolineato nella presentazione in anteprima alla Casa del Cinema di Roma con una punta di non molto celata polemica sulla formula del Tax Credit premiante per film anche mai andati in sala. - (PRIMAPRESS)