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Flora Vona, le passioni di una cortigiana

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Veronica Franco, Margherita Gautier, Mata Hari. Tre donne che hanno lasciato un segno indelebile nella loro epoca e che oggi rivivono negli occhi e nel corpo di Flora Vona, l'attrice partenopea chiamata dal regista Claver Salizzato ad indossare i panni di queste tre cortigiane nel film "I fiori del male", da ieri nelle sale di tutta Italia. Dentro un palazzo di antichi Signori, in una sala quasi completamente vuota con un tavolo-scrittoio, una chaise-longue, un letto a baldacchino e pochi oggetti di arredamento, con gli affreschi che cadono ormai a pezzi, Veronica, Margherita e Mata incontrano alcuni personaggi della loro vita. Un'operazione, produttiva e registica, come spiega Salizzato, che guarda al cinema europeo d'avanguardia e d'autore".
Sullo schermo per tutta la durata del film c'è soprattutto lei. Questa ragazza dalla devastante bellezza e dalle sconfinate capacità artistiche che si gioca una carta importante della sua carriera cinematografica. Flora ha alle spalle un percorso di tutto rispetto. E' stata Diana in "Filumena Marturano", di Eduardo De Filippo, protagonista in "Narrazioni Eretiche" all'interno del Palazzo Steri, ex Carcere dell'inquisizione Spagnola, una sovversiva ne "L'Amore impossibile", rappresentazione ispirata da "L'amaro caso della Baronessa di Carini" di Daniele D'Anza in scena al Teatro Massimo di Palermo. Ha lavorato in due cortometraggi: "Le lacrime amare di Petra Von Kant", di Fassbinter e "L'ultima ora della notte" di Pugliesi, Mannelli e Bona. Grandi prove d'attrice, poi, in "La vera storia di Esmeralda", di Victor Hugo, diretta da Giuseppe Celesia e nella fiction "Moana", per la regia di Alfredo Peiretty. Nel 2011 è in "Paolo e Francesca", per la regia di Fioretta Mari, poi è tra le protagoniste nel corto di Federico Moccia "A mosca cieca" e in "Novecento" di Rossella Izzo. Nello stesso anno frequenta lo stage di specializzazione con Giorgio Albertazzi e nel 2013 a teatro interpreta Silvia, la protagonista in "Anche l'occhio vuole la sua parte" al fianco di Maurizio Casagrande.
Una bella storia, quella di Flora, nata e vissuta sull'asse Napoli - Palermo - Roma. Tre città che le fanno battere ancora forte il cuore. Tre, come le cortigiane raccontate sullo schermo dal film di Salizzato. Chi ha voglia di viaggiare nel tempo, come ha fatto lei sul set de "I fiori del male", non può lasciarsi sfuggire questa occasione. - (PRIMAPRESS)