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Gina Perna nelle Polveri Condominiali di Tonino Di Ronza in ricordo di Franco Autiero

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Domani, domenica 10 marzo alle ore 18,00, al Teatro Area Nord, in via Nuova Dietro la Vigna, 20 a Napoli, untima replica di “Polveri Condominiali”, uno spettacolo con Gina Perna, diretto da Tonino Di Ronza, in ricordo di Franco Autiero. Amelia- Amalia (Gina Perna) si alterna in feroci e lucide considerazioni sull'umanità vomitando sul pubblico espressioni in dialetto vernacolare nella distorta lingua contaminata dal vivere sociale quotidiano in un microcosmo visionario/noire assurdo. “Recuperando la primitiva idea del monologo, che nel pensiero dell’autore non sono altro che angolazioni della stessa mente pensante —  scrive il regista la mia messa in scena vive attraverso l’unica protagonista, la paranoia ossessiva volta alla schizofrenia causata dalla sua misera esistenza vissuta nel suo angusto e claustrofobico territorio del condominio. Gabbia e prigione lo spazio buio e nero (scenografia di Chiara Carnevale e costumi Franchesca Liguori) di Amelia-Amalia, anticipatrice di luttuosi presagi, dove il filo conduttore delle storie che si intrecciano “vivono” nelle immaginarie polveri vaganti velenose che danneggiano e innervosiscono, restituendo al personaggio colore ed espressività. Ma tutto questo non si saprà mai, lasciando al pubblico le amare considerazioni di una esistenza vuota e priva di riferimenti e di speranze. Il lavoro sul testo prodotto da Gina Perna, collaboratrice e infaticabile attrice, elabora i vari personaggi esaltandone i caratteri con calibrata interpretazione. Lei stessa aggiunge, che nell’affrontare il testo r-iscopre nuove forme interpretative utili all’ attore a ricercare percorsi alternativi alla convenzione, ponendosi con rigore di fronte ad un testo complesso nella costruzione drammaturgica e dialettale”. “Le musiche (eseguite da Fulvio Di Nocera e Vincenzo Fiorillo) che incisivamente sostengono la drammaturgia - conclude il regista  si innestano nel brano “Aprite le finestre” interpretato da Franca Raimondi, come preludio alla vicenda trasformandosi in una metamorfosi compositiva dissonante e sottolineando l’ inquietudine e le emozioni scaturite dal personaggio. L’aspetto tecnico delle composizioni si avvalgono dell’utilizzo di effetti di ritardo, come il delay, valorizzando il dualismo di Amalia-Amelia”. - (PRIMAPRESS)