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Le Quattro Giornate del Cinema di Napoli, premiati i vincitori

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Sei giorni per celebrare cinematograficamente le quattro giornate a distanza di settanta anni. I napoletani non piangono più i partigiani morti né applaudono l’arrivo degli americani. Da martedì 22 a domenica 27 in molte sale partenopee si sono tenute le proiezioni delle tante produzioni giunte da ogni continente: lungometraggi, cinema d’animazione, documentari. Alle proiezioni si sono affiancati convegni sul tema cinema e lavoro. La manifestazione, che non a caso si è chiamata “Giornate del cinema di Napoli/obiettivo lavoro”, ha fuso le problematiche legate alle produzioni cinematografiche ed alle sue maestranze. Il cinema, in un momento di crisi, vive ancor più il disagio di un settore fra i più penalizzati.
Le qualificate giurie hanno lavorato intensamente per selezionare i lavori più meritevoli e, con non senza imbarazzo, decretare i vincitori. In un teatro Mercadante stracolmo per la partecipazione si è conclusa con l’assegnazione dei premi la prima edizione del “Festival delle Quattro Giornate del Cinema di Napoli, Obiettivo Lavoro.”.
Le giurie hanno assegnato il premio più ambito, quello per la realizzazione della sceneggiatura, a Massimo De Angelis per il suo “Solo chiudere gli occhi”, ma nello stesso tempo ha inteso conferire menzioni speciali ex-aequo alle altre due sceneggiature finaliste: “Sottocoperta” di  Simona Cocuzza e “L’altre stelle” di Fabrizio Nardi con l’aupiscio di riuscire a tradurre in film anche questi due lavori.
Nella sezione lungometraggi il riconoscimeno è andato a “Benhur, Un gladiatore in affitto” di Massimo Andrei, mentre gli altri due gradini del podio sono andati rispettivamente a Barbara Rossi Prudente per “Esterno Sera” e a David Maria Putortì per “La guerra del maiale”.
Per gli script, sceneggiature per puntate pilota, sono stati premiati, nell’ordine “Radio YAM” di Gian Luca Castaldi e Vincenzo Cavalli , “San Valentino” di Giordano Bassetti  e “Ricomincio da qui” di Silvia Sardi e Lorenzo Ruggieri.-
Per i documentari due premi conferiti, rispettivamentwe a “Settanta” di Pippo Mezzatesta e “I morti di Alos” di Daniele Atzeni.
Per il cinema di animazione due autori stranieri si sono classificiati primo e secondo, Ulo Pikkon per “Body Memory” e Juan Pablo Zaramella per “Luninaris”, mentre il terzo classificato è stato l’italiano Andrea Lato per l’opera “Vendetta”.
I videoclip hanno fatto registrare il sucesso di “Una canzone banale” di Vyncent Violano e “Veng ‘e patane” di Nello Giordano e Giuseppe Cicala.
La sezione web ha avuto come vincitori “Soma” di Malatesta Film, “Chips a Forcella”di  Pierfrancesco Borruto e “Senza contratto” di Nicola di Roma.
Infine per i cortometraggi i premi sono andati a “La legge di Jennifer” di Alessandro Capitani, a “Fratelli minori” di Carmen Giardina e “Reset” di Notarangelo. Altri premiati in questa sezione “La paura più  grande” di Nicola Di Vico e “Non è successo niente” di Chantal Toesca.
Sembra proprio che questa volta a vincere sia in primis il cinema ed i giovani registi e attori che hanno preso parte alle produzioni. Nel corso della cerimonia di premiazione (nella foto Ermete Labbadia, Tosca D'Aquino – presentatrice, Iole Masucci, Simone Di Conzala) la soddisfazione degli organizzatori sprizzava da tutte le parti.
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha dichiarato che “La città offre eccellenze nel settore artistico e cinematografico, ricca di maestranze tecniche e tradizione recitativa, a partire dal suo straordinario patrimonio teatrale. Il Festival tende a valorizzare questi settori nell’ottica di creare lavoro. Il Comune non potrà far mancare il proprio appoggio anche nel futuro.” E proprio su queste parole la FUIS - Federazione Unitaria Italiana Scrittori, organizzatrice dell’evento, si è già proiettata verso la seconda edizione che si terrà nel 2014. - (PRIMAPRESS)