Guida Michelin Spagna: 27 nuovi stellati ma restano 11 quelli con le 3star. La rivelazione Alejandro Serrano
- di RED-ROM
- in Wine&Food
(PRIMAPRESS) - VALENCIA - La Spagna gourmet fa incetta di stelle Michelin ma non cresce nel triplo riconoscimento della prestigiosa guida rossa. All'auditorium del Palau de las Artes Reina Sofía di Valencia. La Spagna mantiene il record di chef di fama rispetto alla superficie del Paese, guadagnando 27 nuovi ristoranti stellati con 4 ne ottengono due, mentre restano a 11 quelli con il massimo riconoscimento di tre stelle.
I ristoranti bistellati sono “Amelia by Paulo Airaudo”, lo chef argentino d’origine italiana, nell’hotel Villa Favorita a San Sebastián; “Iván Cerdeño” nello storico Cigarral del Ángel di Toledo; “Voro” dello chef Álvaro Salazar a Canyamel, Maiorca; e “Smooked room” di Dani García nell’hotel Hyatt Regency Hesperia a Madrid. Quest’ultimo guadagna la doppia stella dopo essere subentrato all’inizio di giugno in una parte dello spazio dell’hotel occupato fino al 2020 dal ristorante “Santceloni”, anch’esso con due stelle Michelin ma chiuso per la pandemia. Il ristorante madrileño guadagna le due stelle in sei mesi e direttamente, senza passare dalla prima stella, come di solito accade. Un riconoscimento insolito anche perché Dani García chiuse un suo ristorante tristellato nel 2019 per – così disse – concentrarsi nella crescita nazionale e internazionale del suo gruppo (finendo per aprire un locale a New York) e per il desiderio di prendere le distanze dall’alta cucina. Tra i neostellati lo chef Óscar Calleja passa dalla Cantabria, dove aveva guadagnato due stelle con il ristorante “Annua” di San Vicente de la Barquera, a Salamanca dove nell’edificio storico del Grand Hotel Don Gregorio apre “Ment”. Fernando Pérez Arellano merita la prima stella con la quinta sede di “Zaranda”, inaugurata ad agosto a Palma di Maiorca.
Interessante da tenere d'occhio i giovani con una stella: “Arrels” del 29enne Vicky Sevilla a Sagunto, vicino a Valencia; il 24enne Alejandro Serrano, a Miranda de Ebro, uno dei più giovani a ricevere la prima stella in Spagna; “Garena” dello chef Julen Baz, a Dima in Biscaglia. E, ancora, ad Haro, ne La Rioja, “Nublo” degli chef Miguel Caño, Dani Lasa y Llorenç Sagarra, ex del ristorante “Mugaritz” nella provincia basca di Guipúzcoa; “Auga e Sal” del giovane Áxel Smyth a Santiago de Compostela. - (PRIMAPRESS)