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I piatti dello chef Lino Acunzo nel tempio del gusto al Vega Food Ristorante

Lo chef Lino Acunzo
Lo chef Lino Acunzo
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Il nuovo menu di Lino Acunzo, che proietta il Vega Food Ristorante di Carinaro tra i locali più apprezzabili del nostro territorio, è un emozionante viaggio tra i sapori italici che accompagna il fortunato avventore in una vera caccia al tesoro. Quelli proposti dallo chef partenopeo, infatti, non sono soltanto piatti, ma singole dimostrazioni di come, con ingredienti semplici e un tocco di fantasia, si possano realizzare piccoli capolavori. Si parte dagli antipasti. La battuta marchigiana viene servita con fonduta di Castelmagno e pera williams caramellata, la bufala ripiena di melanzane dorata al panko su gazpacho e polvere di bacon è un chiaro omaggio alla terra casertana, ma ci sono in carta anche la sfera di gambero bianco di Manfredonia, il polpo fritto alla paprica e le vongole alla brace con spezie aromatiche.  Un trionfo i primi piatti. Indimenticabile il profumo, a cloche a sollevata, che regala lo spaghettone quadrato con gamberi e salsa agli agrumi. Effetto non meno spettacolare quello che accompagna la ‘scoperta’ della pasta fresca ripiena in sansa di zucchine e fonduta del Monaco ribattezzata ‘A spasso per Nerano col Monaco’. Ma la scelta è vasta e comprende tra l’altro lo spaghettone cacio e pepe, la melanzana in tre consistenze e briciole di bufala affumicata e i classici spaghetti di Gragnano alle vongole o la genovese di polpo. I secondi tornano a raccontare la ricchissima Terra di lavoro: il filetto di maialino casertano brasato nella sua salsa, il cubotto di spalla di maiale glassato alla soya e mirtilli rossi, il trancio di ricciola croccante alla scapece. Una coraggiosa innovazione, per conquistare la clientela meno attempata, è l’hamburger di orata con maionese al limone e pop corn di cotenna. Classici i dessert, sui quali spicca il ricordo di un cannolo che scompone nel piatto gli elementi dello storico dolce siculo. La cantina e la proposta dei vini raggiunge, come tutto il resto, l’eccellenza con i competenti consigli di Pasquale Grande. Il calore del locale, rigidamente rispettoso delle norme anti-Covid, viene valorizzato dall’accoglienza del direttore di sala Massimo De Cristofaro. Su tutti, l’impeccabile regia dello chef Acunzo che con le sue doti ha trasformato in poche settimane questa struttura in uno straordinario tempio del gusto.   - (PRIMAPRESS)