La pizza pompeiana di Vincenzo Capuano
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(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Il Pizzaiolo globe-trotter Vincenzo Capuano, presenza fissa nella trasmissione Detto Fatto di RaiDue prima con Caterina Balivo e ora con Bianca Guaccero, approda a Pompei nella centralissima Via Roma tra il Santuario e gli Scavi, realizzando una pizza con tipologie di farine utilizzate dai Romani 2000 anni fa, la multicereali, il cavolo, il Fior di fuscella e il garum-colatura d’alice.
La ricostruzione è favorita dal ritrovamento di un panetto da 280 grammi che sicuramente non era pane, in quanto troppo piccolo, e probabilmente era la pinsa romana antesignana della nostra pizza.
Gli ingredienti utilizzati per la farcitura sono quelli trovati nelle tabernae che animavano le insule della città degli svaghi degli antichi romani.
Ma il pizzaiolo star della televisione trovandosi ad operare nella moderna Pompei fatta di turisti, che ne fanno uno dei siti più visitati in Italia, non si è lasciato sfuggire l’occasione per insegnare ad italiani e stranieri l’arte bianca del pizzaiolo, in particolare la tecnica di lavorazione a mano dell’impasto che deve essere soffice e ben idratato, con una maglia glutinica che possa ben reggere i lunghi tempi di lievitomaturazione che donano leggerezza e digeribilità alla pizza.
Particolarmente curata la materia prima per la farcitura delle proposte con l’utilizzo di molte DOP e Presidi Slow Food abbinati anche a bollicine interessanti che vanno dai Classici dello Champagne alle immancabili Franciacorte.
I dolci proposti non potevano non essere quelli della dirimpettaia pasticceria De Vivo realizzati in esclusiva con una ricetta studiata apposta per accompagnare una scorpacciata di pizze.
“La posizione strategia e la sinergia con l’adiacente storico ristorante La Vineria di proprietà della famiglia Perillo socia della Pizzeria candidano- afferma con orgoglio Vincenzo Capuano- ad un sicuro successo il secondo locale con il mio marchio”.
“Vivere di Pizza è meraviglioso” recita il claim del pizzaiolo –scugnizzo e questo è palesato dal fatto che non ci si vuole fermare qui ma si sta già esplorando possibilità di nuove aperture a Londra e New York. - (PRIMAPRESS)
La ricostruzione è favorita dal ritrovamento di un panetto da 280 grammi che sicuramente non era pane, in quanto troppo piccolo, e probabilmente era la pinsa romana antesignana della nostra pizza.
Gli ingredienti utilizzati per la farcitura sono quelli trovati nelle tabernae che animavano le insule della città degli svaghi degli antichi romani.
Ma il pizzaiolo star della televisione trovandosi ad operare nella moderna Pompei fatta di turisti, che ne fanno uno dei siti più visitati in Italia, non si è lasciato sfuggire l’occasione per insegnare ad italiani e stranieri l’arte bianca del pizzaiolo, in particolare la tecnica di lavorazione a mano dell’impasto che deve essere soffice e ben idratato, con una maglia glutinica che possa ben reggere i lunghi tempi di lievitomaturazione che donano leggerezza e digeribilità alla pizza.
Particolarmente curata la materia prima per la farcitura delle proposte con l’utilizzo di molte DOP e Presidi Slow Food abbinati anche a bollicine interessanti che vanno dai Classici dello Champagne alle immancabili Franciacorte.
I dolci proposti non potevano non essere quelli della dirimpettaia pasticceria De Vivo realizzati in esclusiva con una ricetta studiata apposta per accompagnare una scorpacciata di pizze.
“La posizione strategia e la sinergia con l’adiacente storico ristorante La Vineria di proprietà della famiglia Perillo socia della Pizzeria candidano- afferma con orgoglio Vincenzo Capuano- ad un sicuro successo il secondo locale con il mio marchio”.
“Vivere di Pizza è meraviglioso” recita il claim del pizzaiolo –scugnizzo e questo è palesato dal fatto che non ci si vuole fermare qui ma si sta già esplorando possibilità di nuove aperture a Londra e New York. - (PRIMAPRESS)