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Napoli: oggi apre la pizzeria dell'impossibile

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Cucineranno pizze per i cittadini più bisognosi di Napoli. In cambio riceveranno molto più di un mestiere, perché durante la loro formazione non impareranno solo a miscelare con cura le dosi di impasto, acqua, sale e lievito, ma si prepareranno a mettere le basi per un nuovo futuro che parte dal riscatto sociale. Saranno quindici (cinque provenienti dai quartieri disagiati e dieci segnalati dal Tribunale dei Minori con il quale, l’Associazione Scugnizzi ha un protocollo d’intesa) i ragazzi che, dopo aver preso parte al progetto della “Pizzeria dell’Impossibile”, promosso dal gruppo di ristorazione Fratelli La Bufala e dall’Associazione Scugnizzi, in collaborazione con il Comune di Napoli, dallo scorso 4 febbraio, hanno intrapreso un corso di formazione di 200 ore per diventare ufficialmente pizzaioli. Dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso 8 gennaio, la Pizzeria dell’Impossibile entra nel pieno dell’operatività e martedì 26 marzo, in presenza del direttore del carcere minorile di Nisida, Gianluca Guida, del Direttore Distrettuale per la Giustizia minorile in Campania, Giuseppe Centomani, della direttrice del carcere minorile di Airola (Benevento), Mariangela Cirigliano, dalle ore 13, il forno dei locali in via De Blasiis inizierà a servire le prime pizze per i cittadini in gravi difficoltà socio-economiche, selezionate dagli operatori dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, dalle Suore di Calcutta e altre parrocchie. All’evento, oltre al presidente della holding Emme Sei che gestisce il marchio Fratelli La Bufala, Giuseppe Marotta, al presidente dell’Associazione Scugnizzi di Napoli, Antonio Franco, parteciperanno alcuni testimonial d’eccezione, come gli attori della fiction televisiva di RaiTre Un Posto al Sole, Lucio Allocca ed Elena Ammendola. I giovani, appartenenti a realtà sociali difficili e ad alto rischio criminalità, sono affiancati dal maestro Gennaro Gattimolo del gruppo Fratelli la Bufala: da febbraio scorso hanno seguito un percorso formativo che si concluderà a maggio e che li ha portati dapprima ad apprendere le basi della teoria (grazie ad un corso tenuto da Lorenzo Papicelli dell’Associazione Scugnizzi, laureato in Agraria) per poi sperimentare nella pratica i segreti per cucinare la vera pizza napoletana. L’iniziativa, sulla scia del progetto “Finché c'è pizza c'è speranza” nel carcere minorile di Nisida, fortemente voluto dall’Associazione Scugnizzi e sposato dalla catena di ristorazione campana Fratelli la Bufala, prevede l’avvio di una scuola per pizzaioli nei locali di via De Blasiis, dove i minori a rischio potranno affinare l’arte dell’impasto, offrendo circa 50 ticket-pizza al giorno ai cittadini in difficoltà. I migliori pizzaioli verranno successivamente selezionati dalla holding campana e assunti nei ristoranti a marchio Fratelli la Bufala in tutto il mondo (che ad oggi conta oltre 110 store). “Da napoletano, desideravo fortemente fare qualcosa per aiutare la città di Napoli, a trovare una nuova motivazione per riscattarsi, per darsi un’altra chance – spiega Giuseppe Marotta, presidente della holding Emme Sei – Non a caso, all’interno di questa singolare scuola per pizzaioli ho voluto che venisse appeso un quadro raffigurante San Giuda Taddeo, il patrono delle grazie impossibili. Ecco perché il nome di questa pizzeria: salvare Napoli sembrerebbe una cosa, all’apparenza, impossibile. Noi vogliamo provarci. Come impresa, questo è il nostro piccolo contributo per realizzare qualcosa di grande. In un momento così difficile per la città e per l’Italia intera, ritenevamo doveroso fare la nostra parte. I migliori ragazzi verranno assunti dal Gruppo. E vedremo se San Taddeo ci darà ragione…”. “Iniziative del genere dimostrano che la sinergia tra istituzioni, associazioni e privati è possibile – aggiunge Antonio Franco, Presidente dell’Associazione Scugnizzi - La Pizzeria dell’Impossibile nasce come una forma di prevenzione alla criminalità, come un impegno onesto ed una concreta opportunità per i ragazzi difficili di avere una alternativa alla delinquenza e al lavoro sporco e facile. Noi associazione Scugnizzi e Fratelli la Bufala ci stiamo impegnando a fondo affinché questi ragazzi abbiano la possibilità di formarsi e spendere la propria competenza e bravura in un lavoro pulito con lo scopo unico di “prevenire Nisida”. - (PRIMAPRESS)