Officina dei sapori, viaggio nel cuore del Barolo
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(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Continua il ciclo di degustazioni tematiche a cura dell’Enoteca Vini Divini “Officina dei Sapori” dedicato alle eccellenze italiane. Il 15 gennaio alle ore 20:30, l’enoteca bissa e propone per la seconda volta il Piemonte. Questa volta è il turno dell’Azienda Agricola Giovanni Viberti, storica realtà nel cuore del Barolo, rappresentata dal giovane enologo di famiglia, Claudio Viberti. Quest’ultimo racconterà i propri vini durante la “Cena-Degustazione” che vedrà in abbinamento i piatti a cura dello chef di Vini Divini L'Officina dei Sapori.
Le prime produzioni dell'Azienda Agricola Giovanni Viberti partono nell’anno 1923, quando Antonio Viberti acquista la Locanda del Buon Padre e inizia a produrre il vino per gli ospiti della sua Locanda. All’epoca, il Dolcetto, il Barbera e il Nebbiolo erano le tre uve vinificate in purezza dal Cavaliere e la vendita dei vini avveniva quasi esclusivamente all’interno del Buon Padre. Nel 1967, il secondogenito Giovanni, coadiuvato dalla moglie Maria, inizia i primi passi all’interno della piccola cantina di famiglia.
Oggi la cantina è gestita da Claudio, il figlio più giovane, impegnato direttamente nelle operazioni di vinificazione e di gestione.
Le varietà coltivate sono Nebbiolo, Dolcetto e Barbera, cui si aggiunge un piccolo vigneto di Chardonnay che realizza una microproduzione di Chardonnay in purezza.
Inoltre, recentemente un investimento sostanziale ha riguardato il vitigno Barbera ma il cuore della produzione continua a essere il Barolo. Infatti, il Barolo Buon Padre continua a crescere nel suo stile più classico, grazie al contributo, a oggi, di otto differenti cru di Barolo, sapientemente coltivati nel rispetto delle loro biodiversità.
È obbligatoria la prenotazione. Pochi posti disponibili. Il costo della serata 30€. - (PRIMAPRESS)
Le prime produzioni dell'Azienda Agricola Giovanni Viberti partono nell’anno 1923, quando Antonio Viberti acquista la Locanda del Buon Padre e inizia a produrre il vino per gli ospiti della sua Locanda. All’epoca, il Dolcetto, il Barbera e il Nebbiolo erano le tre uve vinificate in purezza dal Cavaliere e la vendita dei vini avveniva quasi esclusivamente all’interno del Buon Padre. Nel 1967, il secondogenito Giovanni, coadiuvato dalla moglie Maria, inizia i primi passi all’interno della piccola cantina di famiglia.
Oggi la cantina è gestita da Claudio, il figlio più giovane, impegnato direttamente nelle operazioni di vinificazione e di gestione.
Le varietà coltivate sono Nebbiolo, Dolcetto e Barbera, cui si aggiunge un piccolo vigneto di Chardonnay che realizza una microproduzione di Chardonnay in purezza.
Inoltre, recentemente un investimento sostanziale ha riguardato il vitigno Barbera ma il cuore della produzione continua a essere il Barolo. Infatti, il Barolo Buon Padre continua a crescere nel suo stile più classico, grazie al contributo, a oggi, di otto differenti cru di Barolo, sapientemente coltivati nel rispetto delle loro biodiversità.
È obbligatoria la prenotazione. Pochi posti disponibili. Il costo della serata 30€. - (PRIMAPRESS)