Vinitaly-Nomisma: l'Italia scalza l'Australia e diventa il terzo fornitore di vino nel paese del Dragone
- di Paolo Silvestrelli
- in Wine&Food
(PRIMAPRESS) - VERONA - Addio vini australiani in Cina perhè il nuovo trend sono le bolllicine italiane. A confermarlo sono i dati anticipati da OperaWine domani in programma a Verona con 300 tra operatori e buyer provenienti da 13 Paesi. L’evento realizzato da Vinitaly con Wine Spectator, la testata americana di riferimento per il business globale di vino, è l’inizio di una lunga e graduale ripartenza di Vinitaly in Italia e nel mondo. E con le fiere riparte la domanda, lo scorso anno in flessione anche nel mercato principale, gli Usa, e nel gigante emergente, la Cina.
I dati registrati dal mercato registrano un +26% negli USA e +98% in Cina. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base doganale, le statistiche degli ultimi mesi stanno evidenziando un forte rilancio degli ordini di vino italiano e francese nei 2 Paesi chiave del mercato. Nel mese di aprile, negli Stati Uniti l’import di vino è cresciuto mediamente a valore del 20%, con Italia (+26%) e Francia (+51%) che segnano una crescita ben oltre la media. Aprile, ma non solo, molto positivo anche per la domanda cinese, che nel mese registra un autentico boom a valore di ordini dal Belpaese (+98%) che oggi – dopo l’uscita di scena degli australiani – è diventato il terzo Paese fornitore nel Dragone. - (PRIMAPRESS)