Acoustic World di Enzo Avitabile al "Vo' on the Folks"
(PRIMAPRESS) - È considerato l’artista italiano simbolo della contaminazione tra generi e del ritmo. Ha duettato con star come James Brown e Tina Turner, Bob Geldof e Randy Crawford, oltre al suo conterraneo Pino Daniele. Ha girato il mondo, condiviso il palco e registrato brani con i nomi di punta della world music: Mori Kante, Afrika Bambaataa, Trilok Gurtu, Khaled, Manu Dibango, Richie Havens, Eliades Ochoa solo per citarne alcuni. Il regista premio Oscar, Jonathan Demme gli ha persino dedicato un docufilm presentato alla 69ma Mostra del Cinema di Venezia, dal titolo significativo, “Music Life”.
Sabato 6 febbraio, in esclusiva per il Veneto, arriva alla Sala della Comunità di Brendola, in provincia di Vicenza, Enzo Avitabile. Il compositore e polistrumentista partenopeo presenta alla serata inaugurale della XXI edizione del “Vo’ on the Folks” il suo nuovo progetto “Acoustic World”, con Gianluigi Di Fenza alla chitarra e Carlo Avitabile alle percussioni.
Con questo progetto live, Avitabile ripercorre in chiave acustica (gli ultimi 12 anni della sua produzione discografica, proponendo brani tratti da tutti i suoi progetti dal 2003 ad oggi. "Salvamm 'O Munno", "Sacro Sud", "Festa Farina e Forca", "Napoletana", "Black Tarantella" sono i dischi dai quali si attinge per poter dar vita ad un concerto che è incontro "intimo", nel quale Enzo Avitabile guida il pubblico attraverso un percorso fatto di emozioni e di conoscenza di un linguaggio musicale personalissimo ed originale che lo ha reso uno dei riferimenti mondiali della "World Music" e probabilmente l'artista italiano più rappresentativo di questo genere.
Nella “sua” World Music Enzo Avitabile ha saputo sposare il bagaglio artistico di una carriera ormai trentennale con una ricerca continua di innovazione musicale, con uno sguardo sempre attento al sociale, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze, che sono le speranze di una grossa parte della popolazione del mondo. Un artista che canta il Sud, che non è solo sud geografico ma uno stato dell'animo e della condizione umana. Un Sud che vuole cercare il suo riscatto attraverso la scoperta e la valorizzazione delle proprie radici, attraverso un percorso di crescita culturale, una fame di conoscenza, di sapere, di mescolanza in un rapporto alla pari, dove non esistono vincitori né vinti, ma solo esseri umani che interagiscono in un rapporto di fratellanza nella ricerca comune di un percorso di pace, che può e deve passare anche attraverso la musica che da sempre è veicolo di trasmissione di culture e tradizioni. - (PRIMAPRESS)