AMELIA da oggi il nuovo singolo “Lungomare” in anteprima su Primapress il video
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(PRIMAPRESS) - MILANO - Da oggi 18 ottobre è in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali “Lungomare” (LaPop), il nuovo singolo del cantautore abruzzese AMELIA. Il brano anticipa l’uscita dell’album d’esordio prevista per il prossimo 22 novembre. Rincontrare qualcuno che si è amato quasi più di se stessi dopo tanto tempo che non lo si vede può scatenare un caleidoscopio di emozioni, un arcobaleno di colori e sensazioni agrodolci. “Lungomare” è il desiderio inespresso di rivedere qualcuno molto importante. Un autolesionismo emozionale che diventa verità solo nella testa dell’autore, che scivola da frasi di tipo quotidiano e banale a frasi molto più intime che alludono alla sfera più privata dei due protagonisti. Il finale è una riflessione che riguarda l’ormai avvenuta maturazione dei due che, crescendo, hanno perso la genuinità tipica del loro amore adolescenziale.
«”Lungomare” è la voglia ostinata di continuare a immergersi in sensazioni e ricordi che fanno quasi male ma che proprio per questo ci rendono esseri umani – racconta AMELIA a proposito del nuovo singolo - questa è la canzone del mio primo disco a cui sono più legato perché, a mio parere, credo di essere riuscito a tirar fuori tutti i colori che vedevo durante la fase creativa del pezzo. È una musica che fa leva sulle tinte del tramonto, che vanno dal giallo all’arancio, ed è un volo pindarico nel quale ho incastonato il mio primo amore. Nonché l’unico».
In merito al videoclip ha raccontato: «Dal momento che forse il primo singolo dove mi metto veramente a nudo desideravo qualcosa che parlasse di me. Nel video faccio finta di suonare e cantare la canzone nei contesti più impensabili, dal caffè al bar con gli amici, alla fermata del tram, al corso di una città affollata. E l’idea era proprio quella di enfatizzare il distacco tra quello che spesso ho in testa, che può essere un jingle di una canzone d’amore, e la vita che mi circonda, che comunque va avanti senza curarsene. Della regia e del montaggio mi sono occupato principalmente io, supportato dal mio amico e fratello Davide Cervella che nelle riprese ha condiviso con me l’immensa vergogna provata nel cantare la canzone in playback lungo il corso di Pescara».
“Lungomare” è il tuo nuovo singolo che parla del ricordo di un amore passato. Com’è nato questo pezzo?
«"Lungomare" nasce più di un anno fa nella vecchia casa dove ero in affitto. Fui colpito qualche settimana prima dall’aver rivisto la mia ex casualmente a una laurea e da lì ho iniziato ad immaginare come sarebbe stata una conversazione con lei. Ho provato a scrivere questa canzone almeno 2 o 3 volte, ma non mi ha mai convinto. Perché cadevo un po’ in alcuni cliché oppure perché non ci sentivo le sfumature che vedevo durante il dialogo. Poi una sera, casualmente, da un FA maggiore cominciai a scrivere questa chiacchierata veramente semplice, quasi banale, ma che è venuta giù con una facilità incredibile. Poi arrivò il ritornello (ed è lì che stabilisco se la canzone è valida o no, perché se mi incarto -e succede spesso!- vuol dire quasi sempre che è da buttare, perché sarà difficile rimetterci mano il giorno dopo), che venne abbastanza spontaneo: partì quasi naturalmente questo scanzonatissimo “ti va di andare al bar a bere un thé al limone?” che mi fece innamorare perdutamente dei cromatismi arancioni che la melodia e il testo insieme proiettavano sui miei occhi. Anche se avevo pezzi più radiofonici da pubblicare, decisi subito che “Lungomare" sarebbe stato il mio singolo preferito del disco.».
Della regia e del montaggio del videoclip ti sono occupato principalmente tu. Che esperienza è stata?
«Diciamo che a causa di mancanza dei fondi ho sempre dovuto un po’ fare i conti col self-making. Pure due anni fa, con i primissimi singoli del mio Ep d’esordio dovetti girarmeli da solo. Perché altrimenti dovrei ogni volta aspettare di avere budget sufficiente da dedicare a un video. E spesso con budget ridotti escono anche video mediocri se il videomaker non ha intuizioni geniali (e spesso non accade). Dunque ho deciso di imboccarmi le maniche e imparare a fare video. Magari il risultato non è professionalissimo, ma cerco di puntare più sulle idee che sulla fotografia. Perché a me interessa alla fine che la canzone faccia breccia nel cuore, non negli occhi. E poi mi ci diverto pure!».
Presto uscirà il tuo album. Qualche anticipazione?
«No, solo che questa canzone sarà ovviamente contenuta nel disco. E poi che sarà la prima in tracklist. Tanto l'album uscirà talmente presto che ci vorrebbe di più a descriverlo che ad aspettarlo.».
Come ti sei avvicinato alla musica?
«Credo tra i banchi di scuola, in terza superiore (si parla già di più di dieci anni fa). Ricordo che misi su una band col mio vicino di banco, oggi anch’egli cantautore, e che iniziai suonando la batteria. Poi decisi quasi subito che volevo diventare cantante. Nonostante oggi siano passate tante cose (le band, le amicizie, l’università e il lavoro), dopo tutto questo tempo, sono ancora qui! Col sogno di quand’ero un ragazzino!».
Prossimi appuntamenti?
«Credo che per gli appuntamenti live dovremo aspettare il disco. Per tutto il resto sto su tutti i social, potete trovarmi lì!». - (PRIMAPRESS)