Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 994

Anonimo Italiano cala la maschera "Five" il suo nuovo album

(PRIMAPRESS) - – ROMA Quando si presentò alla ribalta al grande pubblico Il suo volto era sempre celato da una maschera lo abbiamo sentito in occasione dell’uscita del suo album il "5" stiamo parlando di Roberto Scozzi “Anonimo Italiano”. D - Roberto perché questa scelta di nasconderti in passato dietro una maschera? Cosa che ha funzionato… Roberto – “Certamente stiamo parlando dei miei esordi cioè del 1995, quando iniziai la mia carriera artistica professionale, con quella scelta artistica di celare il mio volto dietro la maschera, e di chiamarmi “Anonimo Italiano”, per fare una cosa che in Italia non era mai stata fatta fino a quel punto. Per creare un personaggio, che si legasse un po’ ad un mondo di sogno un mondo di ricordo se vogliamo legato all’ “Anonimo Veneziano”, e questa cosa suscitò un grande clamore, e anche un grandissimo successo.”. D - Un successo tra l’altro che fu testimoniato anche dal fatto che il disco vendette 120.000 copie, e con tanti singoli estratti da quel Album Roberto – “Si tante copie vendute stiamo parlando del disco di Platino, del periodo dei cloni musicali, io in quel periodo uscii immediatamente dopo gli “Audio 2”   e segnammo così un nuovo percorso, che non era quello di fare delle cover, ma in realtà di riproporre in quel momento un repertorio artistico in un certo sapore, seguendo un certo filone, ma senza copiare nessuno , e senza voler plagiare nessuno.”. D – Volendo dividere la tua carriera e fissandola con delle date? Roberto – “Dopo il disco di Platino ci furono altri quattro album tra cui “Buona Fortuna”, un disco in spagnolo che uscì in America Latina, in realtà era la versione spagnola del mio primo album, tante cose prima di arrivare al “Five”.”. D – Non solo musica nella tua carriera ma anche tanta televisione? Roberto – “Si tanta, tra cui i telegiornali, esordii, nel programma “Non è la RAI” da Ambra, un'Ambra piccolissima, io ero dietro un telo, ed ero un’ombra colorata non ero altro che quello. Lasciavo cantare la mia voce, la mia anima, le mie canzoni celando la mia identità. Questo è stato Anonimo Italiano.”. D – Parliamo di questo tuo nuovo album il “Five” all’interno 10 tracce e con qualche collaborazione… Roberto – “Esatto un disco importantissimo questo, perché in realtà il “Five” nasce tre anni fa, che poi per vicende alterne, c'eravamo fermati e finalmente ci siamo. E’ un disco che tra le tante cose sta andando benissimo, e tra i primi 100 “Bestseller di Amazon”, e tra i 100 dischi piu’ venduti al mondo. Una notizia eccezionale questa, anche per la mia casa discografica la “Hydra Music”. C’è una grandissima collaborazione nell’album quella con Amedeo Minghi, perché questo disco è stato prodotto dal mio primo produttore e batterista Roberto Mezzetti, che purtroppo è venuto a mancare il 22 settembre scorso, era anche il batterista di Amedeo Minghi. Amedeo ha voluto farci questo grandissimo omaggio, chiudere con me l’album, con un brano “L’Aquilone”, un brano bellissimo e suggestivo, appunto ricordando insieme Roberto. Un album il “Five” che segna un percorso a metà tra quello che ho fatto fino adesso e un nuovo Anonimo Italiano. Perché io credo che un artista si debba anche un po’ rinnovare, cercare altre strade e altri linguaggi musicali per non cadere nella ripetizione di se stesso. Un album questo che vede gli arrangiamenti di “Gianni Luna”, che è anche uno dei principali autori. Un disco che annovera la partecipazione di trenta e più musicisti e tecnici, e la partecipazione della mia carissima amica Giada Di Miceli, che è un grande personaggio italiano, con me ha fatto alcuni scatti fotografici per il libretto del cd. Un esercito di grandi professionisti che hanno con me realizzato il disco.”. D – Roberto prevedi un tour? Roberto – “Si stiamo organizzando tutto quanto, questa partenza a razzo del “Five” ci ha preso anche abbastanza di sorpresa, sicuramente faremo delle cose in estate, con la band, saremo un po’ in giro. Tra poco metteremo tutte le date sul mio sito ufficiale, che è Anonimo Italiano punto net. D – Sei molto attivo sui Social Network ho notato, ormai nella musica si viaggia molto senza fili oserei dire tutto è on line? Roberto – “Assolutamente si. Ringrazio i tantissimi amici di Facebook, che con i quali alla fine abbiamo creato un grande gruppo, che mi segue un po’ ovunque, in fondo è questa la vera forza di un’artista oggi, perché attualmente escono tante proposte musicali, tante cose, e se non hai lo zoccolo duro del tuo pubblico che si crea anche attraverso i canali digitali, alla fine ti si dimentica presto. Un grazie agli amici di Facebook.”. D - Un'ultima domanda come vedi la musica oggi? Roberto – “Ti dico oggi sinceramente c’è molta offerta musicale, nel senso che ci sono delle belle cose molto interessanti in giro, ma c’è anche tanta, tantissima carne al fuoco, che spesso si brucia nel giro di un anno o due. Bisogna pensare alla musica come progettualità, seguire un’artista e costruirlo nel tempo, non fenomeni “one shot” e via. Perché si rischia di far del male soprattutto alle persone “ai musicisti e gli artisti” stessi.”.   “E Tu Lo Chiami Amore” il primo singolo in rotazione radiofonica di Roberto Scozzi "Anonimo Italiano" (senza più la maschera), estratto da questo suo nuovo album “Five”, che guardando oggi le classifiche di vendite del circuito Mandadori risulta essere nelle prime posizioni. - (PRIMAPRESS)