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"Eppur Simone", al Neapolitan Trips presentazione del debut album di Simone Spirito

(PRIMAPRESS) - “Eppur Simone”, il debut album del cantautore partenopeo Simone Spirito, verrà presentato ufficialmente con un set acustico alternato da un'intervista pubblica realizzata dal giornalista Michelangelo Iossa, giovedì 1 febbraio alle 19 al Neapolitan Trips. Anticipato dal video-singolo "La canzone dell'imbelle", questo lavoro discografico è stato registrato da Stefano Formato e Alessandro D'Aniello, masterizzato da Bob Fix e pubblicato per l’etichetta campana Polosud Records

Eppur Simone - ci racconta Spirito - è un lavoro discografico più maturo e complesso fatto di 8 canzoni che raccontano il mondo interiore e la ricerca artistica in maniera consapevole e forte, spaziando tra sonorità acustiche ed inserimenti musicali più moderni e contemporanei”. 
Nell'album suonano molti musicisti affermati dell'area napoletana: Enzo Foniciello che ha arrangiato quattro brani del disco e che tra l'altro  ha collaborato con Joe Barbieri e i Foja ed ha curato gli arrangiamenti dell'ultimo album di Tommaso Primo.Tra i batteristi che hanno suonato al disco oltre a Pasquale De Paola, ricordiamo Alessandro Paradiso (componente storico dei Capone Bungt Bangt ) e Luca Mignano giovane batterista che ha già all'attivo numerose esibizioni in festival jazz nazionali e internazionali e che ha diviso il palco tra gl'altri con Paolo Fresu, Javier Girotto la Saint Louis Big Band (solo per citarne alcuni).
 Al basso troviamo Vittorio Pepe, che ha suonato tra gli altri con Tullio De Piscopo, Edoardo Bennato, J. Senese, e Lorenzo Scaperrotta, co-autore in tre brani. Infine, alle chitarre troviamo oltre lo stesso Simone ed Enzo Foniciello, Antonio Cece ed Ettore Sciarra collaboratore della Polosud Records e già chitarrista dei Walhalla, storica band new wave anni 90, che vinse il Sanremo Rock dell'87.

La musica di Simone Spirito, artista poliedrico che vanta esperienze in ambito cinematografico e teatrale (ha lavorato con Massimo RanieriRocco Papaleo e Giovanni Esposito e partecipato al film “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo), ha radici ben salde nella tradizione cantautorale italiana degli anni 80 e 90. Non è difficile etichettarlo come un novello epigono di artisti come Nino Buonocore, Alan Sorrenti, Mario Venuti e Luca Madonia (quindi i Denovo dell'ultimo periodo) fino ad arrivare a riferimenti moderni come Brunori SAS e il cantautorato di scuola romana come Daniele Silvestri, ma anche Nicolò Fabi e Federico Zampaglione. Il sound alterna sessioni acustiche e parti più elettriche dal sapore rock.  Artista versatile dalle ottime capacità vocali che ha rielaborato in maniera del tutto personale il canovaccio cantautorale partenopeo utilizzando la lingua italiana, senza disdegnare la lingua madre. Particolare è l'attenzione alla scrittura con testi introspettivi e vagamente ironici. - (PRIMAPRESS)