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Ethnos Festival, la XXII edizione al via il 16 settembre con Lura

(PRIMAPRESS) - Al via sabato 16 settembre con il concerto a  San Giorgio a Cremano (Napoli) della stella della musica capoverdiana Lura la ventiduesima edizione di Ethnos - Festival internazionale della musica etnica. Sette concerti e uno spettacolo di danza nei comuni del Golfo di Napoli con artisti e personalità provenienti da tutto il mondo: oltre all'esibizione di Lura a Villa Vannucchi, ospiti del festival ideato e diretto da Gigi Di Luca , saranno la cantante Oumou Sangaré (che sarà premiata al WOMEX 2017) la band portoghese Terrakota, lo scrittore Tahar Ben Jelloun, il pianista Chassol e i danzatori Ziya Azazi e Fernando Anuang’a. Il festival coinvolge sette comuni, per un percorso di rivalorizzazione del territorio non solo attraverso concerti unici nell’attuale panorama della musica dal vivo in Italia di cui molti dedicati ad artiste internazionali donne ma anche attraverso itinerari naturalistici sui sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, visite ai siti storici, degustazioni di prodotti tipici, convegni, seminari sulle danze popolari e visite guidate ai siti archeologici di Somma Vesuviana, Bacoli, Massa Lubrense e ad altri siti di particolare interesse turistico.  Continua l’esperienza del Premio Ethnos, istituito l’anno scorso per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione anche attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. Quest’anno, per la seconda edizione sarà premiato lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. che, il 29 settembre, sarà intervistato dal giornalista Valerio Corzani.
Il festival è organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano e finanziato dalla Regione Campania, con il sostegno dei comuni di Somma Vesuviana, Bacoli, Massa Lubrense e Casandrino. Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, da allora ha allargato il suo raggio di azione, Ethnos è diventando uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia. Il festival, con la sua formula itinerante da sempre ha coinvolto contemporaneamente più siti culturali dell’area vesuviana, tra cui le ville vesuviane del Miglio d’Oro, il Parco Nazionale del Vesuvio, i beni culturali della costa del Vesuvio, valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico e garantendo l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio. Il Festival, mediante la programmazione di numerose attività tese all’incontro e alla comunione tra i popoli e i diversi linguaggi, durante le quali la musica e l’arte si fondono e diventano strumento per la valorizzazione delle location, si propone di creare un ponte tra la memoria del passato e la visione del futuro, tra la tradizione e la contemporaneità dell’arte con uno sguardo attento alle problematiche delle migrazioni, delle integrazioni e del Mediterraneo. Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito.  - (PRIMAPRESS)