Fondo Miles Davis: il musicologo italiano Enrico Merlin curerà la catalogazione a Kansas City dell’icona del jazz
- di C.F.
- in Musica & Spettacoli
(PRIMAPRESS) - USA - È Enrico Merlin, musicista, compositore e storico della musica del ‘900, che a Kansas City ha iniziato il lungo lavoro per catalogare una enorme collezione privata dedicata alla figura di spicco del jazz USA, Miles Davis. Rodman Marymor, uno dei più importanti collezionisti di Miles Davis al mondo e residente a San Francisco, ha infatti deciso di donare a un museo di rilevanza internazionale ben 50 anni di dedizione all’artista. Si tratta di un enorme lascito costituito da dischi, registrazioni ufficiali, radiofoniche e private di concerti, riviste, fotografie, libri, poster e altre memorabilia.
Sarà l'American Jazz Museum di Kansas City a raccogliere tutto il Fondo Miles Davis che verrà catalogato dall'Italiano Merlin.
Jordan Malhiot (Registrar And Collections Manager delle collezioni del museo) spiega che si tratta della più importante acquisizione fino a oggi e che per la prima volta si decide di coinvolgere un esperto di fama internazionale. Enrico racconta: «L'invito dell'American Jazz Museum mi rende estremamente orgoglioso anche per il fatto che, per tale operazione culturale, sia stato scelto un Italiano. "L'esportazione all'estero delle competenze professionali del nostro Paese, e del patrimonio intellettuale a esse legato, non può che rappresentare un vanto straordinario. Il mio impegno artistico è finalizzato alla continua ricerca della novità, la quale trae origine dall'attitudine alla curiosità e le esperienze nuove e stimolanti ne sono diretta conseguenza. Considero impareggiabile l'esperienza all'American Jazz Museum, la quale corona la mia passione artistica, i sacrifici e l'impegno di una vita.". - (PRIMAPRESS)
Sarà l'American Jazz Museum di Kansas City a raccogliere tutto il Fondo Miles Davis che verrà catalogato dall'Italiano Merlin.
Jordan Malhiot (Registrar And Collections Manager delle collezioni del museo) spiega che si tratta della più importante acquisizione fino a oggi e che per la prima volta si decide di coinvolgere un esperto di fama internazionale. Enrico racconta: «L'invito dell'American Jazz Museum mi rende estremamente orgoglioso anche per il fatto che, per tale operazione culturale, sia stato scelto un Italiano. "L'esportazione all'estero delle competenze professionali del nostro Paese, e del patrimonio intellettuale a esse legato, non può che rappresentare un vanto straordinario. Il mio impegno artistico è finalizzato alla continua ricerca della novità, la quale trae origine dall'attitudine alla curiosità e le esperienze nuove e stimolanti ne sono diretta conseguenza. Considero impareggiabile l'esperienza all'American Jazz Museum, la quale corona la mia passione artistica, i sacrifici e l'impegno di una vita.". - (PRIMAPRESS)