Jazz: tributo di musicisti internazionali per i 30 anni dell'Alexanderplatz
(PRIMAPRESS) - ROMA - Domani 18 maggio, l’Alexanderplatz, l'iconico locale capitolino, festeggia il suo 30° anniversario. Era il 18 maggio del 1984, quando fu inaugurato con il primo concerto jazz e per pochi appassionati. Da allora la programmazione curata da Giampiero Rubei, oggi nelle mani del figlio Eugenio, ha contribuito a far crescere la cultura del Jazz a Roma. Per spegnere le 30 candeline di questo compleanno ci saranno musicisti del calibro di Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Danilo Rea, Dino Piana, Ada Montellanico, Antonello Salis, Rosario Giuliani, Irio De Paula, Adriano Mazzoletti, Enzo il Grande, Nunzio Giuliani, Jimmy Rolosa, Massimo Morroni, Paolo Petrozzello, Michele Pavese, Carlo Loffredo, Lino Patruno, Riccardo Frulli, Cinzi Gizzi, Lorenzo Tucci, Sandro Deidda, Donatella Luttazzi, Gegè Munari, Massimo Morroni, Michele Pavese, Stefano Torossi, Alessio Urso, Eddie Palermo, Francesca Sortino, Stefano Rossini, Riccardo Biseo, Paolo Amarisse e molti altri ancora. In altre parole una vera esplosione di musica e di stili per il giusto tributo all'Alexanderplatz.
In 30 anni di musica, la storia del jazz mondiale ha suonato su quel palco. Joshua Redman, Joe Lovano, Chet Baker, Chick Corea, Wynton Marsalis, Ray Brown, Tony Scott, Benny Golson, Billy Higgins, Michel Petrucciani, Etta James, Michael Brecker e molti altri ancora sono solo alcuni dei nomi internazionali che si sono esibiti nel club romano. L’Alexanderplatz non ha accolto solo i grandi nomi stranieri ma ha fatto crescere, e poi esportato, molti musicisti italiani. Punto di riferimento per New York, Londra e Parigi, l’Alexanderplatz è stato anche il trampolino di lancio per Marcello Rosa, Biseo, Pieranunzi, Gatto, Bollani, Giuliani, Boltro, Di Battista, Piana e tanti altri.
Aperto inizialmente nel 1982 il locale inizialmente ospitava serate di cabaret e intrattenimento vario, solo due anni dopo, nacque il jazz club. Scelta azzardata se si pensa che la cultura jazzistica non era ancora nelle corde dell'Italia di Sanremo. - (PRIMAPRESS)
In 30 anni di musica, la storia del jazz mondiale ha suonato su quel palco. Joshua Redman, Joe Lovano, Chet Baker, Chick Corea, Wynton Marsalis, Ray Brown, Tony Scott, Benny Golson, Billy Higgins, Michel Petrucciani, Etta James, Michael Brecker e molti altri ancora sono solo alcuni dei nomi internazionali che si sono esibiti nel club romano. L’Alexanderplatz non ha accolto solo i grandi nomi stranieri ma ha fatto crescere, e poi esportato, molti musicisti italiani. Punto di riferimento per New York, Londra e Parigi, l’Alexanderplatz è stato anche il trampolino di lancio per Marcello Rosa, Biseo, Pieranunzi, Gatto, Bollani, Giuliani, Boltro, Di Battista, Piana e tanti altri.
Aperto inizialmente nel 1982 il locale inizialmente ospitava serate di cabaret e intrattenimento vario, solo due anni dopo, nacque il jazz club. Scelta azzardata se si pensa che la cultura jazzistica non era ancora nelle corde dell'Italia di Sanremo. - (PRIMAPRESS)