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Musica, Giovanni Lindo Ferretti e il suo ritorno a casa fino al 2 giugno a Roma

(PRIMAPRESS) - ROMA – Fedele alla Linea non è una biografia, sebbene vi si possa rintracciare la storia del personaggio, ma non è nemmeno un documentario celebrativo sulla figura di Giovanni Lindo Ferretti. Sembra più un percorso di conoscenza, crescita, approfondimento e infine arrivo a una dimensione di gioia pacata. Il sorriso del padre, quantomeno putativo, del punk italiano tornato ora al cattolicesimo e alla sua casa sull’Appennino è il filo conduttore del film di Germano Maccioni, in questi giorni al Nuovo Cinema Aquila di Roma dove, visto il successo delle prime tre proiezioni, tornerà in via eccezionale da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno (prenotazione fortemente consigliata). In un’ora e venti minuti il giovane regista, classe 1978, riesce a tracciare l’intera carriera artistica di Lindo ferretti, lasciandola tuttavia quasi sullo sfondo di una storia che è invece soprattutto umana e personale. Alla fine della proiezione, accompagnati dalla musica dei CCCP e dei CSI ma anche del nuovo progetto di teatro barbarico, tra gli spettatori in sala rimane la sensazione di non poterla finire lì, di volerne ancora. Poi si cerca di immagazzinare il più possibile e conservarne il ricordo per tramandarlo, raccontarlo e farne un canto del canto. Quello che è poi il simbolo del nuovo, o meglio del vecchio, Giovanni Lindo Ferretti. Vecchio perché i temi risalgono ai suoi, e nostri, avi e vecchio perché a sessant’anni non può più dirsi giovane, sebbene la figura che scaturisce dalla proiezione è ben più positiva, libera e per certi versi rivoluzionaria di quello che a volte è stato il suo personaggio. Nel film c’è la sua formazione cattolica tra i monti di Cerreto Alpi e poi nel collegio di Reggio Emilia, la militanza in Lotta Continua e poi il viaggio fondamentale a Berlino con l’incontro di Massimo Zamboni, da loro nasceranno i CCCP e quindi parte della storia musicale italiana degli anni 80. Ma i contatti con la casa materna non si sono mai interrotti, con i CSI comincia quel riavvicinamento che si concluderà dopo la terza malattia e quell’unica definitiva “guarigione” che Lindo Ferretti identifica con la scoperta che il ritorno a casa, alla famiglia e alla religione, è il rientro nella sua particolare dimensione. Forse non per tutti gli uomini è questo il percorso necessario ad essere felice, sicuramente lo è per lui. E non si può nascondere un po’ di invidia per la pace e la calma che emanano i luoghi, la voce profonda e inconfondibile, la voglia di ripristinare le radici dopo tanto girare nel mondo e nella mente. Lindo Ferretti Saga Strano forse che questo passaggio si fondi su un viaggio in terre lontanissime come quelle della Mongolia, ma qui – dalla tradizione cavalleresca mongola - torna l’elemento unificante di questa storia, ovvero il cavallo. Da quel Tancredi che cominciò a spaccare i fan della band (il cavallo al quale Lindo Ferretti dedicò un brano quando si stava consumando l’allontanamento da Zamboni) fino a quelli usati oggi nello spettacolo equestre “Saga. Il canto dei Canti”, che andrà in scena ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia dal 20 al 23 giugno prossimi. Fedele alla Linea è un racconto sul Giovanni Lindo Ferretti uomo prima che artista, non c’è possibilità di schierarsi da una parte o dal’altra come hanno fatto molti quando il suo riavvicinamento alla fede cattolica è diventato il discrimine per parlare di tradimento. Tra l’altro il Lindo Ferretti uomo è decisamente più simpatico del Lindo Ferretti artista, sempre austero e poco incline al dialogo con il pubblico dei suoi concerti. Un film quindi non solo per gli appassionati di quella musica, di quelle idee e di quei suoni, ma un documentario per tutti, dal quale si possono trarre molti insegnamenti sull’uomo e sul suo bisogno primario di ricerca come chiave della felicità. Il documentario è in distribuzione Cineteca di Bologna in collaborazione con Articolture e Apapaja, per le prossime proiezioni in Italia si può consultare il sito www.fedeleallalinea.it. - (PRIMAPRESS)