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Musica: Vo on the Folks al via con i Rondeau de Fauvel

(PRIMAPRESS) - VICENZA – Con il concerto-spettacolo dei Rondeau de Fauvel dal titolo “Gaudete et exultate”, prende il via sabato 2 febbraio la diciottesima edizione del “Vo’ on the Folks”. La rassegna dedicata alla world music diretta da Paolo Sgevano che dal 1996 porta alla Sala della Comunità di Brendola – in provincia di Vicenza - colori, musiche e culture diverse, unite nel nome della libertà espressiva.  In cartellone anche lo spagnolo Hevia, gli ungheresi Buda Folk Band e gli scozzesi Tannahill Weavers. Il live set dei  Rondeau de Fauvel, sospeso tra elettronica e sonorità barocche, propone un viaggio attraverso le terre dell’Europa medievale, tra musiche e tradizioni di un modo quanto mai emozionante e suggestivo. La band veneta, grazie alle note ammaliatrici di strumenti antichi come l’arpa celtica, il liuto, l’hammered dulcimer e la cornamusa fanno rivivere le tradizioni del mondo Bretone e dei Minnesänger. La musica non è però l’unica protagonista del loro spettacolo, proiezioni e abiti di scena sono, infatti, parte integrante dello show sospeso a metà tra tradizione e contemporaneità. Una sorta di elettronica multimediale di grande impatto visivo, sonoro ed evocativo. Il gruppo è composto da Michele Mastrotto (hammered dulcimer, piva, flauto, tabla, percussioni, synth), Claudia Tognacci (voce), Ilaria Fantin (liuto, bouzouki), Eleonora Volpato (arpa celtica), Marco Penzo (basso elettrico e contrabbasso), Claudio Marchetti (batteria), Didier Bellon (timpani, bells, glockenspiel, percussioni), Luciano Sberze (nickelharpa). Tra i prossimi appuntamenti in programma al “Vo’ on the Folks”, sabato 16 febbraio in scena le musiche magiare degli anni settanta con i Buda Folk Band, mentre il 2 marzo è atteso Hevia, famoso in tutto il mondo per il brano “Busindre Reel”. In chiusura, sabato 16 marzo il concerto dei Tannahill Weavers, pionieri della musica scozzese che con le loro  armonie mai scontate e gli arrangiamenti ricercati hanno conquistato nel corso degli anni i fan delle scene musicali celtiche e folk.   - (PRIMAPRESS)