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Serata dedicata a Schumann e Schubert domani, mercoledi’ 3 aprile, al Verdi di Pordenone

(PRIMAPRESS) - PORDENONE - Include entrambi i fili conduttori - Schumann e Schubert - del percorso cameristico inserito nel cartellone della “classica”, il concerto che mercoledì, alle 20.45, riaprirà le proposte del Teatro Verdi di Pordenone dopo la pausa pasquale, tenuto dal duo composto da Domenico Nordio al violino e Andrea Bacchetti al pianoforte. Un concerto che è nettamente diviso in due parti: nella prima ci sono tre raccolte di pezzi brevi, nella seconda un’unica grande composizione, assai elaborata, i cui movimenti si alternano senza soluzione di continuità. “Un programma – spiega Franco Calabretto, consulente per la musica e la danza del Teatro - che ci porta idealmente all’interno di uno spazio raccolto, dove trovano la loro più naturale dimensione gli accenti raffinati di una musicalità che potremmo definire, nella sua accezione più alta, il salotto musicale. La tradizione della Hausmusik, che ha rappresentato il più raffinato contraltare alla dimensione più ampia e spettacolare rappresentata dal teatro o dalla accademia (ossia il pubblico concerto). Non certo la musica fatta in casa dagli amatori, i cosiddetti Liebhaber, quelli che per “diletto” si trovavano a far musica tra amici, facendo ognuno le più disparate professioni; ma la musica fatta dai Kenner, gli esperti, oggi diremmo i professionisti. Relativamente a questo programma, potremmo dire certamente i virtuosi, dato che alcune di queste pagine sono dichiaratamente di grandissima difficoltà tecnica. Nella prima parte saranno eseguite le Romanze di Schumann, del 1849, originali per oboe e pianoforte, tre quadretti intimistici di atmosfera delicata, amorosa, sognante, così caratteristici del mondo interiore di Schumann; i Pezzi Romantici di Dvořák, composti nel 1887, che hanno un tono ancor più marcatamente salottiero, brevi composizioni ricche di un lirismo sincero che si realizza con una scrittura estremamente elegante e in cui il violino svolge senz’altro il ruolo essenziale e infine Notturno e Tarantella di Szymanowski, brano virtuosistico e coloristico, dall’energia trascinante. Il sipario si riaprirà con la Fantasia di Schubert, composta alla fine del 1827, concepita per strumentisti dalle eccellenti doti virtuosistiche, come certamente sono Domenico Nordio, considerato uno degli artisti italiani di punta, allievo di Corrado Romano e di Michéle Auclair, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), che tiene concerti in tutto il mondo e Andrea Bacchetti, che ha debuttato a 11 anni a Milano con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone e da allora si esibisce nelle sale da concerto e nei i festival internazionali più prestigiosi. - (PRIMAPRESS)