Mps: Storace, "chiudere i conti e gridare ridateci l'Imu"
- di RED-CENTRALE
- in Politica
(PRIMAPRESS) - ROMA - “Se avessi un conto corrente presso il Monte dei Paschi lo chiuderei per la vergogna. Una banca di partito e' davvero insopportabile e la faccia tosta di Bersani e soci e' incommentabile. Ma a chi la vogliono dare a bere la panzana che non ne sapevano nulla? Giuro che se ce la faccio a vincere le regionali, chiamo i vertici della banca, verifico le scadenze contrattuali e tento di sfrattare il Monte dalla Pisana. Ci manca pure che con i soldi dei cittadini del Lazio diamo agli amministratori della banca rossa la possibilità di finanziare - per carità, si chiamano "erogazioni liberali"... - il loro partito del cuore: adesso si chiama Pd; qualche anno fa si chiamava Ds, ancora prima Pds, insomma il solito vecchio partito comunista. In quello c'era pure Bersani. Ci sta ancora. Renzi, quello che aveva detto parole oggettivamente chiare sul Monte, non e' riuscito a rottamarlo. Per la gioia dei banchieri senesi”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia. “Ma tutto questo può passare senza che accada nulla di concreto? E' vero che se ne parla. Ma bisogna andare a fondo e per davvero. Si torna a sentire puzza (non Profumo) di tangenti per l'affare Antonveneta, la cifra sparata sui media e' enorme, si vocifera di ben due miliardi di euro! Possiamo saperne di più e subito o e' questione riservata ai soliti poco noti che se la terranno stretta fino alla fine della campagna elettorale per non disturbare i padroni rossi del vapore? Sarebbe molto grave se dovessero prevalere ragioni di opportunità-opportunismo. Di più: intollerabile.
Tutto dipende, pare di capire, dalla piega che prenderà lo scontro di potere con relativi ricatti tra i due compari, Bersani e Monti. Credo che sia stato quest'ultimo a suonare la carica delle notizie contro il Pd, anche se deve averne sottovalutato la portata, visto che candida gente del Monte nella sua lista senatoriale. Certo e' che sia l'uno che l'altro andrebbero processati da una giuria popolare composta da una marea di gente indignata che ha pagato l'Imu per circa quattro miliardi di euro, una cifra che pari pari e' andata a finire nelle casse dell'istituto bancario. Lo scopo non era quello, ma la sostanza resta.
Monti e Bersani devono spiegare molte cose, a partire dallo scambio di favori con la banca. Del resto, se il governo tecnico ha stanziato quei quattrini - che chiamano "prestito" - e' al partito di Bersani che sono giunti copiosi finanziamenti dagli amministratori ricconi del Monte dei Paschi. Verrebbe da dire: andatevi a nascondere. E invece no – conclude Storace - perché si vogliono proprio nascondere in attesa che passi la nottata.
Ne dovranno trascorrere molte e tutte insonni se la rabbia dei cittadini e dei risparmiatori si dovesse finalmente levare, in modo civilissimo, contro il Monte. Basta una chiusura del conto, o un volantino davanti alla filiale più vicina. Scriviamoci sopra Ridateci l'Imu. Chissà se lo capiranno il male che fanno”. - (PRIMAPRESS)