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Arezzo, città con più valore aggiunto per il Turismo

(PRIMAPRESS) - ROMA – I dati dei flussi turistici prodotti dall’offerta culturale del nostro Paese, devono essere visti anche in funzione del valore aggiunto creato dai diversi sistemi economici diffusi sul territorio. Così che non deve meravigliare se Arezzo e Pordenone guidano la classifica dell’incidenza di valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale nel 2013, mentre Roma è solo al sesto posto e non compaiono città come Firenze o Ferrara. Anche la Campania, nel rapporto presentato da Unioncamere insieme alla Fondazione Symbola e patrocinato dalla Regione Marche, non può esibire Napoli o Pompei. Il valore aggiunto nazionale muove, secondo le stime di Unioncamere, circa il 15,3% pari a 214 miliardi di euro. I dati presentati nel rapporto si basano su analisi camerali per cui emerge che dalle 443.458 imprese del sistema produttivo culturale, che rappresentano il 7,3% delle imprese nazionali, arriva il 5,4% della ricchezza prodotta in Italia: 74,9 miliardi di euro. Che arrivano ad 80 circa, equivalenti al 5,7% dell’economia nazionale, se includiamo anche istituzioni pubbliche e realtà del non profit attive nel settore della cultura. Ma la forza della cultura va ben oltre, grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 1,67 sul resto dell’economia: così per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,67 in altri settori. Gli 80 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 134. Cifre che complessivamente arrivano, come anticipato, alla soglia di 214 miliardi di euro.  Una ricchezza che ha effetti positivi anche sul fronte occupazione: le sole imprese del sistema produttivo culturale – ovvero industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performing arts e arti visive – danno lavoro a 1,4 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati in Italia. Che diventano 1,5 milioni, il 6,2% del totale, se includiamo anche le realtà del pubblico e del non profit. - (PRIMAPRESS)