Borghi più belli d’Italia: le new entry in Trentino di Luserna e Pieve Tesino che diede i natali a De Gasperi
- di RED-ROM
- in Viaggi e Turismo
(PRIMAPRESS) - TRENTO - È un viaggio nelle tradizioni, nelle architetture rurali, nei segni del sacro e dell’uomo alla scoperta dei “Borghi più belli d’Italia”. Il Trentino si arricchisce di nuove tappe. La guida dei Borghi più belli d'Italia ne ha inseriti 12 nuovi tra cui i trentini di Luserna / Lusérn e Pieve Tesino.
In totale quindi sono ora otto i borghi trentini nell’Associazione I Borghi più belli d’Italia. I due nuovi entrati si aggiungono a Mezzano, Vigo di Fassa, Canale di Tenno, Rango, Bondone e San Lorenzo - Dorsino. Appartati tra le montagne, questi piccoli borghi storici sono inconfondibili con le loro storie, le architetture tipiche, il grande patrimonio di tradizioni e anche di sapori. Andiamo dunque a conoscere le peculiarità dei nuovi borghi.
Luserna Lusérn, è un piccolo paesino di montagna a 1.333 m, localizzato a Sud Est di Trento, rappresenta ormai l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico Bavarese, viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. Appartato e immerso in una cornice naturale di grande bellezza si colloca sul confine centro-meridionale di un grande alpeggio che si snoda nelle zone tra Folgaria, Lavarone e Passo Vezzena.
Si occupano della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione della cultura cimbra il Centro Documentazione Lusérn/ Dokumentationszentrum Lusérn, che si propone come sede museale con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla Grande Guerra, alla fauna locale e ai forni fusori dell’Età del Bronzo. La Casa museo "Haus von Prükk" è l’emblema delle tradizioni di questa minoranza: è nata dal restauro conservativo di un antico maso che aveva mantenuto inalterate nel tempo le proprie caratteristiche di dimora contadina ottocentesca.
E proprio in questo luogo così identitario il prossimo 26 dicembre è in programma l’evento Natale alla Haus: grazie ai numerosi figuranti che per l'occasione indosseranno i costumi tradizionali, per un giorno questo edificio ritornerà ad ospitare la vera cultura e le tradizioni cimbre: il filò davanti al fuoco accesso, gli agnellini e vitellini nella stalla, le merlettaie con i loro tomboli, la preparazione dei dolcetti, il lavoro del legno e il racconto delle antiche leggende. E poi i bambini intoneranno, con le loro voci bianche, antiche melodie. Ad accogliere gli ospiti un fumante thé caldo e i biscotti che le nonne di Luserna preparavano per le feste di Natale Il borgo di Pieve Tesino è noto per aver dato i natali allo statista Alcide De Gasperi (1881-1954) al quale è dedicato il Museo Casa Degasperi. Allungato sulle falde meridionali del cono selvoso del monte Silana che lo difende dai venti del nord, ai suoi piedi si allarga la bellissima conca tesina con le sue interessanti colline moreniche. Pieve, così detto perché da immemorabile data è sede della Chiesa Pievana della valle, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali selciate ancora in parte dai "ciottolini" raccolti nel greto del vicino torrente Grigno (affluente del Brenta), e nella parte alta, da ardite scalinate in granito. Conserva ancora la testimonianza del suo intenso e illustre passato negli edifici e nei portali, che risalgono persino al Quattrocento. A segnare profondamente la storia di Pieve e del Tesino furono i venditori ambulanti girovaghi che con le loro stampe artistiche, da questo altopiano raggiunsero i più disparati angoli del mondo, fondando negozi e divenendo anche editori. - (PRIMAPRESS)
In totale quindi sono ora otto i borghi trentini nell’Associazione I Borghi più belli d’Italia. I due nuovi entrati si aggiungono a Mezzano, Vigo di Fassa, Canale di Tenno, Rango, Bondone e San Lorenzo - Dorsino. Appartati tra le montagne, questi piccoli borghi storici sono inconfondibili con le loro storie, le architetture tipiche, il grande patrimonio di tradizioni e anche di sapori. Andiamo dunque a conoscere le peculiarità dei nuovi borghi.
Luserna Lusérn, è un piccolo paesino di montagna a 1.333 m, localizzato a Sud Est di Trento, rappresenta ormai l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico Bavarese, viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. Appartato e immerso in una cornice naturale di grande bellezza si colloca sul confine centro-meridionale di un grande alpeggio che si snoda nelle zone tra Folgaria, Lavarone e Passo Vezzena.
Si occupano della salvaguardia, della promozione e della valorizzazione della cultura cimbra il Centro Documentazione Lusérn/ Dokumentationszentrum Lusérn, che si propone come sede museale con sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni, alla Grande Guerra, alla fauna locale e ai forni fusori dell’Età del Bronzo. La Casa museo "Haus von Prükk" è l’emblema delle tradizioni di questa minoranza: è nata dal restauro conservativo di un antico maso che aveva mantenuto inalterate nel tempo le proprie caratteristiche di dimora contadina ottocentesca.
E proprio in questo luogo così identitario il prossimo 26 dicembre è in programma l’evento Natale alla Haus: grazie ai numerosi figuranti che per l'occasione indosseranno i costumi tradizionali, per un giorno questo edificio ritornerà ad ospitare la vera cultura e le tradizioni cimbre: il filò davanti al fuoco accesso, gli agnellini e vitellini nella stalla, le merlettaie con i loro tomboli, la preparazione dei dolcetti, il lavoro del legno e il racconto delle antiche leggende. E poi i bambini intoneranno, con le loro voci bianche, antiche melodie. Ad accogliere gli ospiti un fumante thé caldo e i biscotti che le nonne di Luserna preparavano per le feste di Natale Il borgo di Pieve Tesino è noto per aver dato i natali allo statista Alcide De Gasperi (1881-1954) al quale è dedicato il Museo Casa Degasperi. Allungato sulle falde meridionali del cono selvoso del monte Silana che lo difende dai venti del nord, ai suoi piedi si allarga la bellissima conca tesina con le sue interessanti colline moreniche. Pieve, così detto perché da immemorabile data è sede della Chiesa Pievana della valle, si apre a ventaglio ai piedi del Bosco di Santa Maria, ed è disposto su brevi terrazzamenti collegati tra loro da strade trasversali selciate ancora in parte dai "ciottolini" raccolti nel greto del vicino torrente Grigno (affluente del Brenta), e nella parte alta, da ardite scalinate in granito. Conserva ancora la testimonianza del suo intenso e illustre passato negli edifici e nei portali, che risalgono persino al Quattrocento. A segnare profondamente la storia di Pieve e del Tesino furono i venditori ambulanti girovaghi che con le loro stampe artistiche, da questo altopiano raggiunsero i più disparati angoli del mondo, fondando negozi e divenendo anche editori. - (PRIMAPRESS)